La recente vicenda che ha coinvolto il Cedro di Piazza Bra riporta l’attenzione sull’importanza della cura e gestione del verde urbano, richiamando in particolare la necessità di affidarsi a figure professionali qualificate per preservare la sicurezza dei cittadini e la salute delle alberature.

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A esprimersi con chiarezza è l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Verona, che da anni promuove una cultura della manutenzione del verde fondata su competenze tecniche e approcci sostenibili. “L’albero non è un semplice arredo urbano – dichiara Lorenzo Tosi, presidente dell’Ordine – ma un organismo vivente, parte integrante dell’ecosistema cittadino. In ambito urbano, dove le condizioni ambientali sono spesso ostili, ogni albero ha bisogno di monitoraggi continui e cure specifiche per potersi sviluppare in modo sano e sicuro”.

Le analisi strumentali effettuate sul Cedro di Piazza Bra, tra cui le prove di trazione, rappresentano interventi diagnostici all’avanguardia, abitualmente utilizzati da agronomi e forestali per valutare la stabilità e la salute degli alberi. Secondo Tosi, “il caso del cedro è emblematico: dimostra quanto siano delicati gli equilibri tra sicurezza, conservazione e valorizzazione del verde. Un approccio tecnico e tempestivo consente di prendere decisioni informate e responsabili, a tutela della cittadinanza e del patrimonio ambientale e storico”.

L’Ordine fa inoltre parte della Consulta del Verde del Comune di Verona, organo tecnico che collabora attivamente alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio arboreo cittadino. “Negli ultimi anni – prosegue Tosi – il Comune ha compiuto scelte importanti, adottando buone pratiche e coinvolgendo professionisti esperti. Il Regolamento del Verde, ad esempio, è uno strumento essenziale per una gestione sostenibile: prevede anche la certificazione degli scavi in prossimità delle alberature, elemento fondamentale per la tutela degli apparati radicali”.

Infine, un richiamo al ruolo delle aree verdi in un contesto urbano sempre più segnato dal cambiamento climatico: “Durante l’estate, gli spazi alberati rappresentano un presidio di salute pubblica, in grado di mitigare le alte temperature e offrire ristoro ai cittadini. Le cosiddette nature-based solutions, che integrano elementi naturali con infrastrutture urbane sostenibili, sono una via concreta per migliorare la qualità ambientale delle nostre città”.

Un appello, dunque, a considerare gli alberi come parte viva e irrinunciabile dell’ambiente urbano, affidandone la cura a competenze specialistiche in grado di coniugare sicurezza, sostenibilità e benessere collettivo.