Il circolo dalle promesse mancate

(Claudio Beccalossi)  Il foglio apposto al cancello sprangato del Circolo bocciofilo con annesso bar, in… disarmo ormai da circa 5 anni, in via Belobono 23, è laconico ed efficace nella sua sgrammaticatura: “Era lunico Posto Per i anziani di Ca di david Grazie di averlo ridoto cosi”.

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   In effetti l’abbandono di bar, strutture e campi di gioco bocce vedibile dall’esterno (anche dai limitrofi parco giochi e campo di calcio “Gianni Spezie”) mortifica chi, pensionati ma non solo (dato che il servizio era disponibile per brunch, aperitivi e feste private di tutte le età), si sono trovati di punto in bianco senza il loro ormai familiare luogo d’aggregazione, chiuso nei momenti più bui della pandemia da Covid-19

   Ricevuto l’affidamento diretto degli impianti, su asta e per 4 anni, dopo che il Comune di Verona competente, nell’ottobre 2017, aveva emanato il relativo bando, l’Associazione sportiva dilettantistica “Gli Amici dello Sport” ha dato forfait alla scadenza del contratto a fine 2021, dichiarandosi non più in grado di rispettare gli obblighi concordati, nonostante il prolungamento consensuale dei termini. I tempi (da SARS-CoV-2) erano quelli che erano, con chiusure ed orari obbligati e ridotti, rarefazione delle presenze, impennata di spese e costi di gestione, con l’aggiunta di complicazioni private. 

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   Mentre l’inazione prosegue, il degrado accentua sia le parti del complesso in preesistente disuso che quelle più vulnerabili del salvabile (soprattutto il tetto). L’ipotesi più consona ed ovvia sarebbe una risistemazione generale del circolo ricreativo, anche con l’inserimento di servizi igienici a disposizione di utenti con disabilità. Coinvolgendo nella ristrutturazione pure il confinante campo di calcio (dove si potrebbe edificare uno spogliatoio per rilanciarlo), oggi snobbato dai residenti ed assunto a terreno ambito soprattutto da immigrati indiani lavoratori nell’agricoltura per organizzarvi picnic o giocarvi accese partite di cricket, lo sport più popolare nel Paese di loro provenienza. Evoluzione o rivoluzione sportiva? 

   Nel marzo 2023, proprio a ridosso di bocciodromo e campo di calcio, s’era tenuta una conferenza stampa di Fare! Con Flavio Tosi e Fratelli d’Italia per informare della raccolta di firme (circa 500) per dar voce alle istanze di ripristino espresse dagli abitanti di Ca’ di David. Erano presenti, oltre al presidente della Quinta Circoscrizione Raimondo Dilara, la capogruppo di Fare! in Consiglio comunale Patrizia Bisinella, il coordinatore cittadino dello stesso movimento politico Simone Meneghelli, consiglieri e cittadini della circoscrizione. 

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   Ne era seguita una polemica con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Damiano Tommasi. La quale, in replica, aveva sottolineato che l’insufficiente manutenzione e lo stato d’incuria susseguente dell’area duravano da anni, almeno dal 2019 (a circolo ancora aperto), con fondi per il rinnovamento annunciati dall’amministrazione comunale allora in carica. Era stato reso noto, poi, che la Giunta di Palazzo Barbieri aveva inserito nel programma triennale dei lavori pubblici l’opera di consolidamento dello spazio coperto dei campi di bocce (con una spesa stimata in 180mila euro), in seguito alla specifica perizia statica. Ed aveva garantito vigilanza riguardo a danneggiamenti (alcune recinzioni risultavano divelte) e strani giri (spaccio di sostanze stupefacenti) nell’ambito d’attinenza comunale.

   Purtroppo, il ventilato progetto di riqualificazione è rimasto lettera morta, vari tratti di rete metallica sono ancora aperti e la desolante trascuratezza persiste, anzi, aumenta. Con conseguente pericolo d’un cedimento strutturale che possa coinvolgere chi s’arrischia, irresponsabilmente, ad intrufolarsi all’interno della bocciofila attraverso i varchi nel reticolato.

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