( p.d.) Il consigliere regionale vicentino Joe Formaggio, Fratelli d’Italia, lancia il ‘Risotto Anticomunista’. Risposta alla ‘Pastasciutta Antifascista’ della collega del Partito Democratico Chiara Luisetto.
“La sinistra non ha più nulla da dire, se non rifugiarsi nella solita liturgia antifascista che odora di mensa scolastica e retorica da anni ‘70. Il Fascismo – afferma Formaggio – è morto da 80 anni, ma loro vedono spettri ovunque, perché non hanno idee per il presente. E mentre ci vorrebbero tutti a pasta in bianco e in povertà, io rispondo con un risotto al tartufo dei Colli Berici, che profuma di libertà e di Veneto vero”.

Ma il consigliere meloniano non si ferma qui. Sta girando tutta la provincia di Vicenza con la campagna militante ‘Anticomunista e orgogliosa’, iniziativa che ha già suscitato curiosità.
Risotto anticomunista e pastasciutta antifascista. Due piatti scotti
Come non concordare con Joe Formaggio quando afferma che il Fascismo non esiste più e che è semplicemente uno strumento propagandistico della sinistra a corto di idee? Ma è ingenuo e anche sbagliato, rispondere resuscitando il Comunismo, che pure non esiste più. Se infatti il Fascismo non c’è più dal 1945, il Comunismo è morto nel 1989. Lo scoppiettante consigliere, pur nella bontà delle intenzioni, cade nella trappola della propaganda della sinistra e implicitamente accetta in confronto surreale fra tifoserie che non hanno nemmeno il pregio di essere ‘per’ qualcosa, ma l’enorme difetto di essere ‘contro’ qualcosa. Con l’aggravante che l’oggetto della loro avversione non esiste più.

L’ultimo astuto politico che riuscì a sfruttare l’anticomunismo a suo vantaggio fu Berlusconi, quando nel 1994 giustificò e sostenne la sua discesa in campo con la necessità di opporsi al comunismo. Che già allora non esisteva più, ma che era morto appena 5 anni prima e il riflesso condizionato nell’elettorato era ancora presente. Ma agitare l’anticomunismo oggi, a distanza di 36 anni, significa fare un regalo alla sinistra legittimandone l’antifascismo.
