Inaugurato all’UOC Radioterapia dell’Ospedale BorgoTrento il nuovo Polo Alte Energie dell’Ospedale di Borgo Trento, dotato di un acceleratore lineare con risonanza magnetica: una tecnologia di ultimissima generazione che consente di seguire l’andamento del tumore durante la seduta e le modificazioni che possono intervenire tra una seduta e l’altra, limitando i tempi del trattamento. Un passo avanti straordinario per garantire cure sempre più precise, personalizzate e meno invasive.

All’inaugurazione è intervenuta Manuela Lanzarin, Assessore regionale alla Sanità, su delega del Presidente del Veneto, Luca Zaia. Erano presenti, tra gli altri, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Unica Integrata di Verona, Callisto Marco Bravi, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona, Giuseppe Lippi, su delega del Magnifico Rettore, e il Direttore del Dipartimento di Chirurgia e Oncologia, Alessandro Antonelli.

“Si tratta di un’apparecchiatura all’avanguardia, presente solo nei centri di eccellenza a livello internazionale, e che, per la prima volta, viene installata in una struttura pubblica in Italia – ha proseguito l’Assessore Lanzarin -. Il Veneto, che ogni anno investe 70 milioni di euro in attrezzature di ultimissima generazione, è ancora una volta, apripista nel portare innovazione all’interno del sistema sanitario pubblico. Un risultato frutto di un grande lavoro di squadra tra Regione e Azienda Ospedaliera con un obiettivo condiviso: mettere il paziente al centro, offrendo terapie più efficaci, più rapide e con minori effetti collaterali”.

“Il nuovo Polo Alte Energie, che si può ben definire anche Alte Tecnologie -ha concluso l’Assessore-, vede un investimento di oltre 25 milioni di euro, di cui 2 finanziati con risorse PNRR. Oltre all’installazione di cinque apparecchiature all’avanguardia, l’intervento ha previsto la ristrutturazione del padiglione 24 e il recupero di una palazzina storica del primo ’900, dove è stato realizzato un bunker a schermatura baritica e magnetica per ospitare in sicurezza il nuovo acceleratore. Prosegue l’impegno della Regione per una sanità pubblica sempre più moderna, vicina alle persone e capace di affrontare le sfide della medicina del futuro”.
