Due osservazioni per ridisegnare l’ingresso ferroviario nord di Verona e trasformare infrastrutture dismesse in nuove opportunità per la mobilità. L’associazione Giuseppe Barbieri (AGB) ha ufficializzato a Rete Ferroviaria Italiana, nell’ambito del Dibattito Pubblico promosso dal Comune, due proposte strategiche: la creazione di una nuova Stazione della Valpolicella e la rigenerazione del ponte ferroviario di Parona con i tratti in rilevato che lo precedono.

Una stazione dedicata alla Valpolicella

La prima proposta riguarda il Lotto 4 del progetto RFI per l’ingresso a Verona da nord. AGB suggerisce di riconvertire l’attuale stazione di San Massimo in semplice fermata e di istituire una nuova Stazione della Valpolicella, collocata tra Corrubbio di San Pietro in Cariano e Settimo di Pescantina. «L’obiettivo – spiega Tullo Galletti, consulente dell’associazione – è creare un nodo in grado di servire il primo tratto della Valpolicella e allo stesso tempo funzionare come scambiatore per chi si dirige verso la città».

Il ponte ferroviario di Parona come nuova arteria

La seconda osservazione proposta dall’associazione guarda al riuso del ponte ferroviario sull’Adige e dei due rilevati collegati, che RFI dovrebbe dismettere con il nuovo tracciato. AGB suggerisce di trasformare l’infrastruttura in una strada a doppio senso di marcia con marciapiede e banchina, integrata nella viabilità carrabile perimetrale e nella rete ciclabile urbana ed extraurbana.

«Con queste osservazioni proponiamo di rigenerare infrastrutture abbandonate, senza rinunciare a dotare la città delle strade perimetrali necessarie», afferma il presidente Gian Arnaldo Caleffi. L’ipotesi prevede inoltre l’inserimento di una pista ciclabile a quota inferiore rispetto alla via ferrata, circa sei metri sopra la sede stradale sottostante, come illustrato dal segretario Filippo Bonini.

Soluzioni per mitigare l’impatto dei lavori

Tra le osservazioni presentate, Giuseppe Ottaviani ha avanzato una proposta per ridurre l’impatto dei lavori su San Massimo: spostare il secondo accesso dal Parco della Fratellanza a una nuova uscita verso via Spaziani, dotata di ciclopedonale con ascensore, più vicina a Borgo Milano e a quota inferiore rispetto al parco e al centro abitato.

Ansel Davoli, sempre in merito al ponte ferroviario, ha invece suggerito di includere nella riqualificazione una passerella ciclopedonale laterale, posizionata a livello inferiore rispetto alla sede carrabile per garantire sicurezza, accessibilità universale e l’assenza di barriere architettoniche.

Le proposte di AGB si inseriscono nel percorso di confronto con RFI e Comune, con l’obiettivo di coniugare sviluppo infrastrutturale e valorizzazione del territorio, trasformando opere esistenti in elementi chiave di una mobilità più integrata e sostenibile.