È al via l’intervento di messa in sicurezza del cedro dei giardini di Piazza Bra, la storica pianta catalogata come “2202”, a rischio crollo per il sollevamento della zona radicale. L’albero, alto 19 metri per un peso stimato di 16 tonnellate, presenta un’inclinazione di 18,5 gradi sulla verticale, motivo per cui sarà sottoposto a un’operazione ingegneristica complessa e delicata.
Il progetto prevede l’ancoraggio della pianta al terreno in tre punti attraverso un sistema di pali sotterranei lunghi sei metri, collegati a cavi d’acciaio diretti verso i rami principali. Si tratta di strutture a basso impatto visivo, integrate all’interno dell’area dei giardini, che consentiranno di sostenere il cedro salvaguardandone la stabilità. L’intervento, coordinato da AMIA in collaborazione con Comune e Soprintendenza, dovrebbe partire già dalla prossima settimana e avrà una durata stimata di circa due settimane.
Prima della posa dei pali, dal diametro di 40 centimetri, saranno eseguiti tre scavi ispettivi (1×2 metri di larghezza e 2 metri di profondità) per verificare l’assenza di reperti archeologici, sotto la supervisione di un archeologo. Uno studio preliminare sembra escludere la presenza di strutture di rilievo, ma la verifica diretta resta necessaria. Contestualmente sarà spostato sul lato opposto dell’aiuola il Cippo ai Deportati.
Data la delicatezza dell’operazione, l’albero sarà inizialmente messo in sicurezza provvisoria con una gru, che lo sosterrà fino al completamento dei lavori. Il primo step consisterà nella rimozione della terra superficiale con un AirSpade, uno strumento che permette di portare alla luce le radici senza danneggiarle, tutelando così l’apparato radicale prima degli scavi e della posa definitiva dei pali.
L’AMIA sta ultimando in questi giorni la verifica di materiali, mezzi e professionisti coinvolti per stabilire la data di avvio dell’intervento, tenendo conto delle chiusure legate al periodo agostano. «Si tratta di un’operazione complessa e non scontata – sottolineano dal Comune – perché interessa una pianta in parte compromessa che, come evidenziato dalla perizia, potrebbe cadere in qualsiasi momento».
La perizia, disponibile sul sito www.amiavr.it, ha però messo in luce anche il buono stato generale di salute del cedro secolare, proponendo la messa in sicurezza come valida alternativa all’abbattimento. L’allarme era stato lanciato alcune settimane fa da un giardiniere AMIA, che aveva notato il rigonfiamento del terreno causato dal sollevamento della zolla radicale. Da quel momento è partita una corsa contro il tempo che, grazie alla sinergia tra tecnici, ingegneri, arboricoltori ed esperti, punta a salvare uno degli alberi simbolo della città.
