“Non possiamo più tollerare che la zona universitaria di Veronetta sia abbandonata a se stessa”. È un attacco deciso quello lanciato da Patrizia Bisinella, capogruppo di Fare con Tosi in Consiglio comunale a Verona, dopo i gravi episodi di violenza registrati sabato 2 agosto tra via San Francesco e Lungadige Porta Vittoria: cinque risse in poche ore, in strade adiacenti, che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Secondo Bisinella, la situazione è da mesi fuori controllo: “Risse tra bande, aggressioni, minorenni armati persino di machete. Un quartiere fino a poco tempo fa frequentato da famiglie e studenti si sta trasformando in una zona invivibile, dove chi lavora o abita ha paura”.
La consigliera punta il dito contro l’assessora alla Sicurezza, Stefania Zivelonghi, accusandola di aver minimizzato per anni la gravità dei fatti. “Invece di chiedere un intervento deciso al Comitato per l’ordine e la sicurezza – sottolinea – si rifugia dietro le statistiche, ignorando che molti episodi non vengono denunciati per sfiducia o timore. È un fenomeno sistemico, che i numeri ufficiali non restituiscono nella sua reale portata”.
Bisinella denuncia anche la mancanza di supporto agli esercenti, spesso costretti a chiudere in anticipo per timore di nuovi episodi violenti. “L’unica proposta dell’Amministrazione? Rivolgersi a vigilanza privata a proprie spese. Ma allora – si chiede – a cosa servono le istituzioni?”.
Da qui l’appello: “Chiedo formalmente che il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza ascolti residenti ed esercenti della zona. Servono più controlli, più pattugliamenti e un presidio fisso nelle ore serali nei punti più sensibili. Non è più tempo di parole: bisogna agire ora, per restituire sicurezza e dignità a Veronetta”.
