“Inaccettabili i ritardi AGEA, agricoltori lasciati senza risposte. Verificare anche la congruità delle polizze in relazione al rischio assicurato per evitare si faccia cartello”.
“Non è più tollerabile il silenzio e l’inerzia di AGEA di fronte ai gravi ritardi nei pagamenti delle assicurazioni agevolate e dei contributi PAC. Centinaia di aziende agricole venete attendono da mesi – in alcuni casi da oltre un anno – fondi che spettano loro per legge, mentre l’Agenzia continua a rinviare, bloccata da problemi tecnici e procedure lente.”
A denunciarlo è il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che porta all’attenzione del Consiglio e della Giunta la situazione drammatica che sta colpendo il settore primario. “Ho ricevuto decine di segnalazioni da imprenditori agricoli esasperati. Alcuni hanno anticipato le spese assicurative, confidando nei contributi promessi da AGEA. Ora si trovano senza liquidità, con i conti in rosso, e con nessuna certezza su quando riceveranno quanto loro dovuto, al punto da rinunciare ad assicurarsi nuovamente per l’anno successivo.”

Valdegamberi punta il dito anche contro il sistema informatico nazionale SIAN, più volte segnalato come inefficiente e causa di blocchi nelle istruttorie. “Parliamo di un comparto strategico, che regge parte importante dell’economia veneta. Eppure viene trattato con superficialità da un’amministrazione centrale che continua a promettere e a non mantenere.”
Il consigliere evidenzia anche un ulteriore nodo critico: il costo delle polizze assicurative, spesso elevato rispetto al reale rischio coperto. “È necessario verificare attentamente che le tariffe assicurative siano effettivamente proporzionate al rischio assicurato. Bisogna evitare che l’intervento finanziario pubblico venga sfruttato per gonfiare artificialmente i premi, creando un cartello di fatto a vantaggio di pochi e a discapito degli agricoltori.”
Valdegamberi chiede alla Regione Veneto di intervenire con forza presso il Ministero dell’Agricoltura e presso AGEA stessa, affinché venga rispettato il diritto degli agricoltori a ricevere i contributi nei tempi previsti. “Serve trasparenza, chiarezza e soprattutto rapidità. Gli agricoltori non chiedono elemosine, chiedono solo ciò che è loro dovuto. Il tempo delle attese e delle scuse è finito.”
