Un nuovo episodio di violenza e degrado scuote il quartiere Golosine, evocando scenari di criminalità urbana che fanno temere per la sicurezza dei cittadini. Dopo il ritrovamento di coltelli vicino a bambini, i ripetuti lanci di bottiglie contro giovani seduti davanti alla chiesa e le risse di strada, nelle ultime ore un motociclista privo di patente, assicurazione e con targa contraffatta ha seminato il panico, trasformando le vie del quartiere in una pista da rally. Il conducente ha sfrecciato sui marciapiedi e rischiato di investire famiglie con bambini, arrivando persino a tentare di travolgere un Carabiniere prima di schiantarsi contro un’auto in sosta.
A commentare l’accaduto, Nicolò Zavarise, capogruppo della Lega in consiglio comunale, e Laura Bocchi, segretario della Lega Golosine, sottolineano come questo episodio sia emblematico di una situazione fuori controllo: “Mentre i nostri quartieri si trasformano in succursali di Gomorra, l’amministrazione di centrosinistra si limita a proporre iniziative culturali come gruppi di lettura e recital poetici, lontani anni luce dalla realtà che viviamo ogni giorno.”
I due esponenti leghisti esprimono il loro apprezzamento per l’operato delle Forze dell’Ordine, ma criticano duramente la Giunta Tommasi per la presunta incapacità di prevenire e contrastare il crimine sul territorio. “Serve una presenza costante e capillare delle forze dell’ordine, con controlli efficaci e interventi immediati. Non possiamo più accettare che bande di delinquenti spadroneggino nei quartieri senza temere alcuna conseguenza.”
L’inseguimento del motociclista, che ha persino rischiato di investire un militare, evidenzia secondo la Lega come l’impunità abbia raggiunto livelli insostenibili: “Quando un criminale si permette di puntare un mezzo contro un Carabiniere, significa che non teme né la legge né le istituzioni. Questo è il frutto di una politica che preferisce ignorare il problema o peggio ‘coccolare’ il degrado.”
Zavarise e Bocchi rispondono alle critiche della sinistra, che li accusano di fare propaganda: “I nostri interlocutori di centrosinistra rispondono con eventi culturali, come se fosse sufficiente recitare poesie per disarmare chi gira armato. È una presa in giro nei confronti dei cittadini.”
I rappresentanti della Lega non nascondono la loro preoccupazione per la deriva di alcune aree della città, paragonandole a modelli di gestione sudamericani caratterizzati da violenza e paura: “Il sindaco Tommasi resta a guardare mentre la città perde il controllo. Qui serve una risposta decisa, anche con l’intervento dell’Esercito.”
Nel loro discorso, Bocchi e Zavarise denunciano la “superiorità morale” della sinistra, ormai incapace di fronteggiare la realtà: “I cittadini hanno paura e il fallimento del centrosinistra è sotto gli occhi di tutti. Continuare a negare il problema significa diventare complici del degrado. I quartieri si trasformano in zone franche dove comandano i violenti, e la responsabilità è tutta politica.”
La Lega torna a sollecitare misure urgenti e concrete: presidi fissi nei quartieri più a rischio, telecamere funzionanti, sgomberi rapidi delle aree di spaccio e bivacco, controlli costanti e tolleranza zero verso i recidivi.
“Verona non può diventare il luna park della criminalità mentre il Partito Democratico organizza letture di Manzoni in piazza. È tempo di mettere fine alle favole e riaffermare l’autorità della legge, o altrimenti la città rischia di sprofondare nel caos,” concludono i due rappresentanti leghisti.
