E la polemica si allarga dalla Circoscrizione a Palazzo Barbieri
( g.c.) “Un commento inappropriato, inopportuno, inesatto e sgradevole”: così Confcommercio Verona commenta le parole del consigliere della 1ª Circoscrizione Luciano Mazzucato sulla bacheca Facebook dell’assessore Federico Benini. In risposta a chi rilevava come per la riapertura di Ponte Nuovo ci fosse ben poco da festeggiare a fronte di “negozi chiusi definitivamente” Mazzuccato ha scritto. “Di che negozi parla? Avrebbero chiuso comunque, perché se si riferisce a quelli di abbigliamento di via Nizza, penso che nemmeno nell’Est Europa ne esistano di peggiori».

“Chi si erge a denigrare il lavoro altrui – sottolinea Francesca Toffali, presidente della Confcommercio per la Circoscrizione Centro Storico – pecca di tracotanza ma manca pure di intelligenza. Il lavoro infatti va rispettato e tutelato sempre e non ne esiste uno più o meno degno, tutti lo sono al pari delle persone che lo svolgono perché, forse il consigliere Mazzuccato lo ha dimenticato, parlare di negozi significa parlare di persone. Mancare di rispetto ai negozianti significa mancare di rispetto a chi dovrebbe rappresentare. E ai concetti di ‘lavoro’, fatica e rischi, che forse non gli sono molto chiari”.
“Dopo il danno la beffa”, aggiunge il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena: “A causa dei lavori che, ricordiamo, si sono prolungati molto più del previsto, quasi tutti i negozi della zona hanno subito perdite di fatturato, alcuni hanno dovuto chiudere i battenti. Invece di scusarsi e di solidarizzare, Mazzuccato irride la categoria con una battuta totalmente fuori luogo per un rappresentante istituzionale, senza che nessun esponente dell’amministrazione comunale prenda le distanze. Inaccettabile e gravissimo. Giusto chiedere le dimissioni di chi dovrebbe tutelare coloro che creano valore e posti di lavoro ma invece li irride”.
“Oltretutto – prosegue Arena – nuove problematiche si affacciano all’orizzonte in Corso Porta Nuova dove dal 20 agosto scatterà un impattante evento di riqualificazione, che arriverà fino alla stazione: un’operazione comunicata a ridosso di Ferragosto, come sempre senza concertazione e condivisione. Ciò si aggiunge all’ennesima rivoluzione del traffico a Veronetta: la viabilità cittadina è ormai un puzzle che continua a cambiare ogni giorno i suo pezzi, un rompicapo irrisolvibile”.
Confcommercio Verona ha chiesto più volte a Palazzo Barbieri ristori a adeguate azioni risarcitorie per i cantieri, così come iniziative per garantire visibilità e pubblicità, in modo da far capire chiaramente che, nonostante il cantiere, le imprese restano operative. L’Associazione ha sottolineato la necessità di forme di compensazione fiscale a livello locale per sostenere le imprese coinvolte nei disagi causati dai cantieri. “Nulla o quasi di tutto questo è stato recepito”, fa notare il direttore generale Nicola Dal Dosso. “Urge cambiare registro perché quanto sta avvenendo ha e avrà conseguenze sul tessuto commerciale, sulla qualità della vita, sulla socialità e sull’immagine cittadina oggi e nei prossimi anni: una città che perde i suoi negozi è una città destinata a non avere più appeal nè identità”.
