(di Gianni Schicchi) Giovedì 4 settembre (ore 20.30) torna a Verona lo Junges Musikpodium Dresda-Venezia, con un concerto ospitato dall’Accademia Filarmonica in Sala Maffeiana. Ế la tournée concertistica annuale del progetto giovanile europeo dedicato alla musica barocca della Repubblica Serenissima di Venezia.
Junges Musikpodium è un’orchestra europea dedicata alle rotte musicali tra Dresda e Venezia, nata nel 1999 con l’obiettivo di ristabilire gli storici rapporti che la corte di Dresda intratteneva, nei secoli XVII e XVIII con la cultura musicale veneziana. Su suo invito i migliori strumentisti del Liceo musicale di Dresda incontrano così in Italia, i loro coetanei provenienti dai conservatori del Veneto e di Strasburgo, città gemella di Dresda, per un workshop orchestrale di perfezionamento sulla musica barocca italiana. Terranno con l’occasione una tournée di concerti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, che si aprirà in Sala Maffeiana con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

“Il progetto Junges Musikpodium – conferma Alberto Busettini, direttore artistico dello JMP – è riuscito a dare nuova linfa ai legami storico-culturali tra Dresda e Venezia, rileggendoli alla luce dei tempi moderni e del rinato interesse per la prassi esecutiva barocca. Intuizione, invenzione e virtuosismo abbinati all’energia giovanile e ad una gioia esuberante di suonare rende irresistibile, questo format unico in Europa, dedicato alla musica barocca”. Il progetto ha preso il via domenica 31 agosto ad Asolo (Treviso), a Villa Flangini, con la masterclass che ha visto studenti e docenti impegnati fino a mercoledì 3 settembre. Dopo Verona seguirà la tournée concertistica in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, fino al 7 settembre; venerdì 5 settembre (ore 18) a Polcenico di Pordenone, Palazzo Zaro, mentre sabato 6 settembre, seguirà la serata di gala a Bassano del Grappa nelle sale di Villa Angarano. Doppio concerto domenica 7 settembre con la matinée delle 11 all’Auditorium H. Zotti di San Vito al Tagliamento e il concerto pomeridiano alle ore 18 all’Auditorium A. Zanon di Udine. A giugno 2026 l’orchestra farà quindi il suo debutto al Dresdner Musikfestspiele.
La rotta Venezia-Dresda si apre agli inizi del 1600. Da qui, infatti, cantanti e compositori italiani trovano fortuna alla corte dei principi sassoni, elettori sensibili e mecenati delle arti. È il 1568 quando l’italiano Antonio Scandelli diventa Kapellmeister a Dresda, ponendo così le basi dei rapporti secolari tra Italia e Sassonia. Quasi un secolo dopo, Giovanni Andrea Bontempi arriverà a dirigere la Cappella del Principe Elettore. Gli succederanno: Carlo Pallavicini, Antonio Lotti, Nicola Porpora e Francesco Morlacchi. Un flusso costante di musicisti sino ai grandi Generalmusikdirektor del XX secolo con Giuseppe Sinopoli e Fabio Luisi. Seguendo il flusso di questa tradizione Junges Musikpodium forma ogni due anni un’orchestra di studenti dai 15 ai 22 anni e mette in piedi un laboratorio dedicato al barocco con una settimana di studio e concerti in Italia. Il cuore del progetto JMP2025 è lo studio e l’esecuzione di Concerti grossi, solistici, Sinfonie, Arie e Ouverture tratte dal repertorio veneziano e tedesco della prima metà del Settecento, con attenzione particolare a pagine musicali tratte dall’archivio SLUB – Sächsische Landesbibliothek Staats und Universitätsbibliothek Dresden. In particolare, per il 2025-26 è prevista la trascrizione e prima esecuzione in tempi moderni di alcune pagine tratte dal celebre archivio che mette in contatto Venezia e Dresda attraverso secoli di scambi e contatti musicali. Tra gli autori in esecuzione: Antonio Vivaldi, Johann Georg Pisendel, Johann Friedrich Fasch, Johann Joachim Quantz.
Il progetto 2025 si avvale della direzione musicale di Gabriele Pro, specialista nella musica barocca che ha provveduto a uno studio accurato della fonte e alla trascrizione in notazione moderna delle opere in esecuzione. Nome tra i più interessanti della nuova generazione violinistica, laureato in musicologia all’Università La Sapienza, Gabriele Pro ha meritato il diapason d’or per le sue recenti incisioni e tra i vari impegni internazionali ha guidato come primo violino l’Orchestra dei Conservatori italiani all’Expo di Osaka 2025. Il progetto vedrà inoltre la partecipazione del soprano Benedetta Zanotto, per alcuni anni pure violinista dell’orchestra, ma ora dedicata interamente al canto barocco in veste di soprano solista. (g.s.
