Un investimento da 12 milioni di euro per un’opera dedicata a legalità, comunità e futuro

È stata inaugurata ieri, domenica 7 settembre, alla presenza della cittadinanza e delle autorità civili e militari la nuova scuola secondaria di primo grado “Emanuela Loi” di Mozzecane, un edificio moderno e funzionale che si estende su oltre 3.000 mq di superficie interna e dispone di 5.000 mq di spazi esterni.

La nuova struttura conta 15 aule didattiche, un’aula di musica, un’aula informatica e tre laboratori polifunzionali a disposizione della direzione didattica per arricchire l’offerta formativa. Completa l’edificio una palestra con misure regolamentari CONI, che sarà aperta anche alle associazioni sportive del territorio negli orari non dedicati alle lezioni, insieme a una piastra esterna in materiale sintetico per ulteriori attività motorie.

Un’opera voluta e attesa da quattro mandati

La realizzazione della nuova scuola conclude un percorso lungo quasi quattro mandati amministrativi, prima con Tomas Piccinini, oggi consigliere regionale, e oggi Mauro Martelli – fautori entrambi del percorso che ha portato alla costruzione della scuola, costata 7,7 milioni di euro. E che ha interessato anche tre plessi scolastici, con un investimento complessivo di poco meno di 12 milioni di euro, di cui circa 5 milioni ottenuti a fondo perduto grazie a fondi BEI, PNRR, Regione Veneto e Fondazione Cariverona.

Una dedica alla legalità

La scuola è intitolata a Emanuela Loi, prima agente donna della Polizia di Stato a perdere la vita nella strage di via D’Amelio del 1992, insieme al giudice Paolo Borsellino e agli altri membri della scorta. Una scelta dal forte valore educativo e simbolico.
Il murale dedicato alla poliziotta accoglie gli alunni e gli insegnanti all’entrata del plesso, realizzato da Paolo Vaccaro, in arte Shife.

inaugurazione 3mozzecane

Le voci istituzionali

Durante la cerimonia si sono susseguiti interventi istituzionali che hanno sottolineato il valore sociale e culturale dell’opera.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inviato i suoi saluti, mentre Massimo Giorgetti ha sottolineato come “la fortuna non esista: questa amministrazione è stata capace di trasformare idee e programmi in risultati concreti, cogliendo le opportunità messe a disposizione dagli enti pubblici”.

L’onorevole Flavio Tosi ha evidenziato come “Mozzecane sia oggi il comune più giovane del Veneto, segno di una qualità della vita che attira le famiglie. L’intitolazione a una poliziotta eroica come Emanuela Loi è un riconoscimento al valore della persona e un messaggio educativo potente: nelle scuole si impara, ma è grazie a chi serve lo Stato che viviamo nella giustizia, nella libertà e nella pace”.

Il vicepresidente della Provincia di Verona, Luca Trentini, ha ricordato che “la più grande opera pubblica è la costruzione del senso di comunità. Una scuola è l’intervento principe perché il processo educativo si nutre di relazioni tra ragazzi, famiglie e istituzioni”.

Parole di ringraziamento sono arrivate anche da Gianpaolo Trevisi, presente con una rappresentanza di trenta allievi della scuola di polizia di Peschiera, viceprefetto e dal questore di Verona Rosaria Amato, che hanno sottolineato come “oggi si celebri una scelta importante: cultura e legalità vanno di pari passo, e questa scuola ne sarà un simbolo per le nuove generazioni”.

Toccante l’intervento di Claudia Loi, sorella della poliziotta uccisa nella strage, presente alla cerimonia e che ha sottolineato l’importanza della memoria nelle nuove generazioni, oltre a tratteggiare un ricordo vivo e nitido della sorella.

Un messaggio per il futuro

La nuova scuola “Emanuela Loi” rappresenta per Mozzecane non solo un’infrastruttura moderna, ma anche un segno di crescita collettiva. “Con questa intitolazione – ha dichiarato l’Amministrazione comunale – vogliamo trasmettere ai nostri ragazzi il valore della legalità come fondamento della crescita culturale e civile di una comunità”

La cerimonia è stata accompagnata dalle esibizioni della Banda di Mozzecane e degli studenti dell’indirizzo musicale, che hanno intervallato gli interventi con le loro melodie.

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