Zavarise ancora all’attacco dell’amministrazione
Nicolò Zavarise, consigliere comunale della Lega, attacca Tommasi. “Mentre le sagre popolari, sinonimo di tradizione e socialità e occasioni economiche per i quartieri, vengono chiuse o sospese per sicurezza sanitaria legata alla Chikungunya, altri eventi, come il “Tumulto Pride”, vengono invece regolarmente garantiti, protetti e promossi. Per la Lega un messaggio chiaro: le manifestazioni che piacciono all’amministrazione e alla sua area politica possono andare avanti, quelle che appartengono alla cultura popolare e alle tradizioni locali no”.

“Evidentemente alla giunta Tommasi non interessa che le sagre chiuse siano un’occasione persa per i cittadini, privati di un momento di positiva aggregazione. E poco importa anche se questo causi danni economici concreti ad organizzatori, piccole imprese, attività di quartiere” attacca Zavarise.
“Ciò che importa alla sinistra è solo che eventi simbolici come il Pride ricevano piena libertà di manifestazione, pur attraversando zone che presentanto potenzialmente gli stessi rischi. Loro parlano di “uguaglianza” e “tolleranza”, per noi sembra invece “discriminazione”: di tutto ciò che non fa parte dell’agenda culturale e politica di questa amministrazione di sinistra.
“La Stella di Natale, simbolo antico della città, è da anni ormai dimenticata, con promesse non mantenute di riparazione e ricollocazione nella sua intera struttura; il “Brusa la Vecia”, tradizione veronese dell’Epifania, è stata sostituita per ragioni discutibili. Solo gli eventi , di interesse per la sinistra sembrano non subire ritardi, problemi e cancellazioni”.
Zavarise conclude: «Questa è una giunta che dice di essere “progressista”, ma che in realtà dimentica e marginalizza le tradizioni veronesi, la storia della città, ciò che unisce e non divide. Se davvero tiene al benessere e all’identità della nostra comunità, deve trovare un modo per essere coerente: non possono essere chiuse le sagre che fanno parte del tessuto sociale e nello stesso tempo tenere aperti e protetti altri eventi meno radicati nella nostra realtà, semplicemente perché più vicini alla linea politica che all’amministrazione piace».
