Ugl Chimici esprime pieno sostegno ai 486 lavoratori del Centro Ricerche Aptuit-Evotec di Verona, che alcuni giorni fa avevano scritto una lettera nella quale chiedevano che smettessero gli attacchi di certi ambienti contro la ricerca e i loro lavoro che il sindacato riconosce come “un presidio fondamentale per il progresso della ricerca e per la possibilità di sviluppare nuove terapie in grado di migliorare la vita delle persone. Un lavoro che si svolge nel rispetto delle più stringenti normative nazionali e internazionali, con procedure autorizzate dal Ministero della Salute e monitorate secondo standard etici e scientifici riconosciuti a livello globale”.

“In questo contesto – continua Ugl- è indispensabile che istituzioni, politica e opinione pubblica riconoscano il valore della ricerca” e il ruolo centrale dei lavoratori che ne sono protagonisti.

“Una rappresentazione distorta o ideologizzata rischia infatti di minare la fiducia nella scienza e di compromettere la competitività dell’Italia in un settore strategico come quello biomedicale”.

Il Segretario Nazionale UGL Chimici, Eliseo Fiorin: “il grido d’allarme che arriva dalle lavoratrici e dai lavoratori di Aptuit-Evotec non può restare inascoltato. Non si tratta di uno scontro ideologico, ma della difesa di un bene comune: la salute delle persone e il futuro di un comparto strategico per il Paese. Occorre garantire sostegno concreto alla ricerca, perché senza ricerca non ci può essere né innovazione, né progresso sociale”.

Sulla stessa linea, Alberto Pietropoli, Segretario UTL Verona e componente della Segreteria Nazionale UGL Chimici, sottolinea come “dietro ogni risultato scientifico ci siano donne e uomini che operano con dedizione e responsabilità, spesso nell’ombra, con un altissimo livello di professionalità. È a loro che va riconosciuto un ruolo decisivo: senza il loro impegno quotidiano, l’Italia perderebbe la possibilità di restare tra i Paesi capaci di sviluppare cure avanzate e di garantire nuove speranze ai pazienti”.

La UGL Chimici ribadisce che sostenere la ricerca significa sostenere il lavoro, la salute e la competitività del Paese. Per questo chiediamo che venga garantito un clima di confronto serio, trasparente e basato su dati reali, senza cedere a slogan o semplificazioni che rischiano di danneggiare non solo un settore strategico, ma l’intera collettività.