Tosi. Così le liste d’attesa l’allungano

Flavio Tosi, ’europarlamentare veronese e coordinatore veneto di Forza Italia Flavio dopo l’intervista rilasciata al Gazzettino di oggi di Vittorio Morello, Presidente della sezione veneta dell’Aiop, Associazione italiana ospedalità privata interviene sul tema sanità. Argomento che conosce molto bene essendo stato assessore regionale con questa delega.

“Morello, voce autorevole e politicamente imparziale, conferma quello che andiamo dicendo da tempo: mentre in Veneto peggiorano le liste d’attesa, la Regione in questi anni ha bloccato i fondi al privato convenzionato, che così è costretto a diminuire le prestazioni sanitarie in regime di ticket. A farne le spese è il cittadino, che deve ricorrere alla prestazione in libera professione spendendo cifre enormi (quasi 4 miliardi in Veneto nel 2024), oppure arriva addirittura a non curarsi. Inaccettabile e ingiusto”.

La regione blocca i fondi agli ospedali privati convenzionati
Flavio Tosi

Tosi ricorda anche che : “Come ha certificato la Corte dei Conti, nel 2024 in Veneto oltre un milione di prestazioni da erogarsi entro i 30 e i 90 giorni (classe D e P) non sono state gestite nei tempi. In Veneto, quindi, c’è un grave e reale problema di liste d’attesa; eppure la Regione, anziché collaborare con la sanità privata convenzionata, le ha tagliato le gambe.


Noi pensiamo invece che il privato convenzionato deve essere visto come un sostegno al sistema sanitario regionale pubblico, del quale è assolutamente complementare, per garantire il sacrosanto diritto del cittadino alle cure. Al paziente, infatti, dal momento che con la ricetta il costo è uguale ovunque, non interessa se la prestazione gliela eroga il pubblico o il privato convenzionato, al cittadino interessa essere curato nei tempi previsti”.

OSPEDALI scaled 1

La Regione nel rapporto con il privatodovrebbe seguire l’esempio della Lombardia

Tosi spiega che l’esempio da seguire è la Lombardia che “ai soldi del Fondo sanitario nazionale, ogni anno aggiunge di tasca propria oltre 800 milioni di euro per il sistema sanitario regionale. Il Veneto invece mette zero”. “Non è casuale che la Lombardia abbia ridotto più di noi le liste d’attesa e che attragga maggiormente pazienti anche da fuori Regione, il che garantisce ulteriori risorse aggiuntive al sistema”.