Viabilità in tilt e studenti in difficoltà a Veronetta. È questa la denuncia lanciata da Serena Cubico e Massimo Giorgetti (Fratelli d’Italia), che chiedono al Comune interventi immediati per ridurre i disagi legati ai cantieri in corso e individuare nuove soluzioni di sosta.

«Veronetta è ostaggio dei lavori – dichiara Giorgetti –. I residenti ogni giorno devono districarsi tra sensi unici e divieti che cambiano di continuo, mentre dal Comune e da Amt3 arrivano solo annunci di controlli serrati da parte degli accertatori della sosta. È necessario accelerare le opere e ampliare gli stalli dedicati ai residenti».

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Una situazione che, secondo Cubico, penalizza in particolare il mondo universitario: «Raggiungere le sedi di via San Francesco e via dell’Artigliere è diventata un’impresa. Con l’ampliamento del cantiere, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo si trovano letteralmente chiusi in gabbia. È incomprensibile che non si sia tenuto conto del calendario accademico: le lezioni sono riprese da giorni, ma non esiste ancora una data certa di conclusione dei lavori».

Alle difficoltà di spostamento si aggiunge il problema del traffico: «Le code lungo quel che resta di via dell’Artigliere – osservano i due esponenti di FdI – bloccano l’intero quartiere. I residenti di via Campofiore, ad esempio, per tornare a casa sono costretti a percorrere via Torbido e passare dal Polo Zanotto. Una situazione paradossale».

Cubico sottolinea anche le ripercussioni per gli studenti: «Sono costretti a fare la gimcana tra transenne e cantieri per raggiungere aule, biblioteche e mensa. È chiaro che i lavori vadano fatti, ma servivano soluzioni pianificate in anticipo, non comunicati diramati all’ultimo momento».

Per affrontare l’emergenza, Cubico e Giorgetti avanzano alcune proposte: riservare una parte del parcheggio del cimitero non solo ai residenti nelle ore serali, ma anche a studenti e lavoratori; bonificare l’area dell’ex gasometro, oggi invasa dalla vegetazione, per trasformarla in un parcheggio; destinare ulteriori posti auto nei pressi del cimitero a studenti e docenti.

«Così – concludono – si garantirebbe un equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle dell’università, restituendo al quartiere una viabilità più sostenibile».