Torniamo sulla rivincita del contante dopo che per anni è stato demonizzato. E la facciamo volentieri, visto che L’Adige ha espresso spesso preoccupazione e contrarietà alla tendenza a farlo sparire dalle transazioni, dalle più piccole alla più grandi.
In una società dove ormai i consumatori sono stati spinti a pagare con ‘la carta’ anche il caffè preso al bar la presa di posizione della Banca Centrale Europea,  espressa in un articolo dal titolo “Keep Calm and Carry Cash” desta un certo stupore ma anche consenso.

La Bce definisce il denaro contante “fondamentale” e necessario in caso di crisi. Infatti forse ci volevano le crisi per fare guarire la gente dalla sbornia della moneta elettronica di cui sta facendo uso ed abuso, mettendo la propria libertà e capacità di spesa nelle mani delle banche.

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Il pericolo di un conflitto insito nella guerra scoppiata in Ucraina, con tutto quel che ne consegue interazioni di rifornimenti anche di beni essenziali e di attacchi hacker ai grandi sistemi informatici, banche, ministeri, mezzi di comunicazione, e grande distribuzione compresi, hanno messo in evidenza come non sia possibile stare senza banconote. Non ci vuole un economista per capire cosa accadrebbe se, bloccati i pagamenti elettronici, una famiglia non avesse i soldi per andare a far la spesa o per rifornirsi si benzina.

Ma anche la pandemia aveva dato segnali in tal senso. E così la crisi in Grecia, durante la quale le severissime limitazioni al prelievo di cintante avevano messo in difficoltà milioni di persone nella vita quotidiana.

E, in ordine di temo, il blackout che in aprile 2025 ha colpito Spagna e Portogallo rendendo inutili bancomat & affini.

Non solo la Bce, ma anche i governi di Svezia, Finlandia, Olanda, Austria.

Tenere sempre in casa un po’ di contante

La cifra da avere sempre a disposizione è stata quantificata in 70/100 euro al giorno per 3 giorni a testa. Quindi, ipotizzando una famiglia di 3 persone, dai 630 ai 900 euro.
Quanti oggi hanno in casa, in cassaforte, nel cassetto o sotto il materasso questa cifra? Pochi. Perché tale e tanta è stata la pressione per far passare il denaro contante come qualcosa di obsoleto e arretrati coloro che ne fanno o abitualmente uso, che la disponibilità di banconote s’è progressivamente rarefatta. 

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La responsabilità di questo stato di cose, dichiarato quantomeno rischioso, è da ascrivere anche ai governi che si sono succeduti in Italia e che erano arrivati a vietare le transazioni in contanti sopra i 1000 euro. Una follia, cui il governo Meloni ha rimediato alzando il tetto a 3000. La scusa sempre la stessa: la lotta all’evasione ed ai traffico della malavita. Ma abbiamo visto che l’evasione, causata soprattutto dalle grandi multinazionali e dalle mafie, non risente certo di queste regolette che servono solo a mettere in difficoltà i cittadini e che ora si rivelano anche rischiose in caso di crisi.

E’ augurabile che sotto la spinta della Bce l’uso del contante venga liberalizzato del tutto, anche in considerazione del fatto che la moneta circolante è legale. E che semmai ci sarebbe da discutere sulla legalità del lucro che le banche fanno sui movimenti elettronici cui i cittadini vengono costretti.