Coca-Cola si conferma una realtà di primo piano per il tessuto economico veneto soprattutto grazie all’impianto di Nogara: è prima nel settore delle bibite per impatto economico, così come nell’industria delle bibite e bevande per le ricadute economiche sul territorio. Lo rileva lo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management che presenta un focus specifico sugli effetti per Verona e il Veneto.
La nostra provincia ospita da 50 anni (appena compiuti) lo stabilimento Coca-Cola HBC Italia di Nogara, il più grande sito produttivo del Paese e primo in Europa per capacità produttiva. E le ricadute beneficiano anche il Veneto: nel 2024 sono ammontate a 117 milioni (pari allo 0,06% del PIL regionale) le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia regionale sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi.
Un posto in Coca-Cola ne genera 8 in Veneto
Grazie alla presenza della fabbrica veronese, Coca-Cola crea direttamente e attraverso il suo indotto lo 0,15% degli occupati totali in Veneto: oltre 3200 posti di lavoro. Con un totale di 7.300 persone che beneficiano dei redditi di lavoro generati dall’azienda lungo la filiera, per ogni dipendente si generano circa otto posti di lavoro nell’economia veneta. I dettagli e le caratteristiche dell’impianto di Nogara a questo link.
Guardando al mondo delle imprese, nel 2024 Coca-Cola ha acquistato beni e servizi da oltre un centinaio di imprese locali, per un valore complessivo superiore a 94 milioni. Di queste, il 13% sono grandi imprese, il 30% medie imprese, il 42% piccole imprese e il 15% microimprese, un dato che conferma il ruolo multiplo di Coca-Cola nel tessuto produttivo veneto. Un’ipotetica assenza produttiva di Coca-Cola in Veneto avrebbe infatti un impatto negativo e significativo sull’occupazione locale, con un aumento stimato del tasso di disoccupazione pari allo +0,1%.


“La presenza di Coca-Cola rappresenta un valore per il Veneto: non solo per il valore economico e occupazionale che genera, ma anche per la capacità di costruire legami solidi col territorio”, dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia. “La sua attività contribuisce a rafforzare la competitività locale, a valorizzare le eccellenze e a creare nuove opportunità di crescita condivisa”.
La presenza di Coca-Cola in Veneto acquisisce ulteriore valore alla vigilia dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026: attraversando il Veneto a metà gennaio, il viaggio della fiamma olimpica – che ha in Coca-Cola il partner più longevo del Movimento Olimpico e partner del trasferimento stesso della fiaccola – sarà un momento di celebrazione collettiva condiviso con la comunità veneta.
Il sostegno a comunità e territorio veronese
Non è da sottovalutare nemmeno il sostegno alle comunità. Tra i progetti sviluppati a favore del territorio veneto rientra l’iniziativa AFI – Area Forestale di Infiltrazione: l’intervento, realizzato in collaborazione con il Consorzio di Bonifica del Veronese e che interessa circa 15 mila metri quadrati nella zona di Alpo, ha l’obiettivo di reimmettere fino a 1,5 milioni di metri cubi d’acqua l’anno nella falda acquifera tramite una rete di canali alternati a filari di alberi e arbusti (ne avevamo parlato sul nostro giornale, l’articolo è a questo link), contribuendo a rigenerare il sistema delle risorgive locali e compensare in modo sostenibile l’acqua prelevata dall’impianto di Nogara.
Infine le “67 colonne”: dal 2021 Coca Cola aderisce al progetto di fundraising per sostenere la Fondazione Arena e il suo ruolo centrale nella storia, nella cultura e nell’economia della città di Verona e non solo.

