(Ennia Daniela Dall’Ora*) Interessante, nuovo e con molti partecipanti il Convegno sulla Violenza di Genere, tenutosi nell’Aula Magna del 3° Stormo di Villafranca rivolto a quanti svolgono servizi per e nell’Aeronautica, grazie all’idea del Comandante Colonnello Francesco Russo, che ha voluto esplorare il fenomeno con le Associazioni del territorio, portare i presenti ad una riflessione su quanto sta accadendo e promuovere associazioni di volontariato del territorio le quali offrono il loro aiuto alle vittime di violenza.

Il 3° Stormo di Villafranca ha compiuto il 1°Marzo 2025 ben 71 anni di presenza sul territorio villafranchese. Originariamente nacque a Bresso (Mi) nel 1931 con la denominazione di 3° Stormo Caccia, come riportato nel volume “I Gatti a Villafranca”, un testo che riesce simpaticamente ad associare la storia del Reparto alla sua intensa attività militare e civile e al legame con il territorio villafranchese. Il curioso titolo del libro edito dal Circolo stesso è dovuto alla lunga storia del Terzo Stormo che nel dopoguerra sostituì lo Stormo Baltimore con i suoi due gruppi di volo e ne adottò il simbolo: quattro gatti, due posti su sfondo bianco e due su sfondo nero.
Come si sa i gatti vedono di giorno e di notte così i nostri aviatori durante le loro infinite ricognizioni. Un’altra versione relativa al distintivo del Terzo Stormo è legata ai soli 4 velivoli che nel 1940 costituivano la squadriglia Aerosiluranti o ai pochi piloti presenti che dato l’esiguo numero si definivano quattro gatti. Comunque qualsiasi versione si voglia scegliere resta che i quattro gatti ben rappresentano il Terzo Stormo visto che individuando con la loro “vista acuta” le realtà territoriali hanno fatto luce sul fenomeno della violenza di genere e questa volta per la prima volta a Villafranca di Verona questo “di genere” si riferiva sia alla violenza che vede le tantissime donne vittime sia a quella perpetuata sugli uomini.

Pochissimi sono i dati riguardanti l’uomo vittima di molestie o di violenze, come ho riportato esponendo la mia ricerca in qualità di formatrice dell’Associazione Anioc Aps Verona ancora una volta pilota sul territorio del fenomeno della violenza sugli uomini. La nostra società continua a vedere l’uomo come persona forte, virile, attribuendo al sesso maschile un ruolo che non sempre gli si addice. L’uomo non è sempre il maltrattante, può essere il maltrattato, soprattutto quando i matrimoni incontrano difficoltà e le conseguenze che i padri devono subire e gestire in seguito ad un matrimonio fallito sono a volte catastrofiche tanto che può venire allontanato dai figli e può contribuire al benessere familiare solo dal punto di vista economico.
Purtroppo di dati Istat sugli uomini vittime di violenza non ce ne sono, o meglio non sono reali in quanto i fatti dimostrano che i dati che ho potuto rilevare anche dall’indagine Istat del 2022/ 23 pubblicata nel novembre 2024 relativa alla Sicurezza dei cittadini che faceva focus sui reati contro il Patrimonio e la Persona non si identificano con quanto realmente accade. Disinteresse collettivo? O sono proprio le vittime che non denunciando non permettono di rilevare quanto realmente accade?
È certo che anche gli uomini subiscono violenze verbali, psicologiche, fisiche e sessuali sia in campo lavorativo sia al di fuori di esso. La grande maggioranza degli uomini non denuncia per non venir meno al ruolo “di uomo” e il 69,7% (studio Douglas) lamenta che non saprebbe a chi rivolgersi per confidarsi, consigliarsi o semplicemente sfogarsi. Ecco che in loro soccorso arriva con la velocità di un pilota l’Associazione Anioc Aps Verona con il Progetto: “Mezz’ora con un amico”, l’unico a Verona e Provincia dedicato esclusivamente agli uomini. Come ha raccontato il presidente dell’Associazione, cav. Fasoli, alcuni volontari che già si stanno preparando si porranno a disposizione di quanti uomini vogliano fare quattro chiacchere con un loro simile che li saprà ascoltare e consigliare e se necessario indirizzare a figure professionali specializzate.

Un altro importante progetto rivolto alle donne vittima di violenza è quello dell’Associazione “Io ti ascolto” rappresentata al Convegno dalla dott.ssa Bovo. Nella sua relazione ha sottolineato la presenza di donne maltrattate sul nostro territorio, donne che vivono accanto a noi e che trovano conforto e aiuto con una telefonata in qualsiasi ora della giornata e della notte o con incontri con le volontarie stesse e figure specializzate come la psicologa dott.ssa Viviani la quale ha riportato la sua esperienza personale nell’approccio con le donne maltrattate. Il criminologo dott. Monzani ha posto l’attenzione sulla violenza insita nella comunicazione e il dott. Parise ex direttore della Scuola di Polizia di Peschiera ha sottolineato come il linguaggio stesso possa provocare molestia o violenza sulle donne.
Non sono poche quelle appartenenti al Terzo Stormo anche se, a prima vista, nella loro tuta mimetica è difficile distinguerle e come ha sottolineato il Comandante al momento del congedo, il personale del Reparto opera quotidianamente fianco a fianco, nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze condividendo spazi, responsabilità ed obbiettivi comuni. In definitiva è proprio la sinergia e la collaborazione tra il personale del 3°Stormo e gli abitanti di Villafranca e Verona ad aver favorito il successo del Convegno.
*Psicopedagogista
