L’Inter batte il Verona al 94° con un autogol
Un’altra sconfitta. Anche questa all’ultimo momento. Anche questa non meritata. Chiunque l’abbia vista deve ammetterlo. Il Verona ha giocato un’ottima gara. Zanetti ha disposto la squadra che meglio non avrebbe potuto. Tutti hanno messo il massimo dell’impegno. Tutti hanno svolto al meglio il compito assegnato dal mister. Ma anche questa volta il risultato non è arrivato.
Dopo essere andata in svantaggio al 16° per un tiro da fuori area di Zelinski dopo una ribattuta da un tiro piazzato, il Verona ha giocato con i nerazzurri da pari a pari, mettendo più volte in difficoltà la difesa avversaria con delle puntate in profondità, di cui quasi sempre è stato protagonista l’ottimo Belghali, migliore in campo assieme a Giovane. Al 40° la pressione gialloblu trova il pareggio con un bellissimo diagonale di Giovane. E dopo 4 minuti Orban prende il palo. L’Inter è sorpreso di trovarsi davanti un avversario che, a guardare la classifica, dovrebbe essere di gran lunga inferiore.
L’Hellas migliore degli ultimi anni
Ma non riesce a impensierire Montipò. Anzi, è proprio l’Hellas che rischia di passare in vantaggio e che ha più occasioni. Clamorosa al 66° quella in cui Giovane lanciato verso la porta senza avere davanti alcun avversario viene atterrato subito dopo la metà campo dal difensore interista. Una chiara occasione da gol che qualsiasi arbitro avrebbe punito con l’espulsione. Invece Bisseck è stato solo ammonito. Inutile dire che con l’Inter in 10 uomini le cose avrebbero potuto mandare diversamente.
Poi, come al solito, a 2 minuti dalla fine dei 6 minuti supplementari, l’Hellas prende il gol che la condanna. Un autogol di Frese che con la schiena ha deviato un tiro che probabilmente sarebbe uscito o, al massimo, finito fra le mani di Montipò. Un colpo di fortuna per l’Inter. Di sfortuna per il Verona, di cui però non si può criticare nulla. Forse, a voler proprio essere pignoli, la scelta effettuata ancora una volta da Zanetti di inserire Niasse.
