L’europarlamentare di Forza Italia accusa il sindaco di politicizzare una tradizione cittadina
Il Carnevale veronese torna al centro dello scontro politico. A sollevare la polemica è l’europarlamentare di Forza Italia ed ex sindaco Flavio Tosi, che accusa l’attuale primo cittadino Damiano Tommasi di voler “far saltare il Carnevale” e di aver “politicizzato una tradizione cara ai veronesi, alle famiglie e ai bambini”.
Le dichiarazioni arrivano a seguito della lettera inviata dal sindaco al presidente del Bacanal del Gnoco, che – secondo Tosi – avrebbe toni “accusatori” e “minacciosi”.
«Anziché cavalcare conflitti e tensioni – afferma Tosi – Tommasi dovrebbe impegnarsi per pacificare e mettere d’accordo le parti coinvolte. Un sindaco, in casi del genere, non deve schierarsi ma cercare una sintesi, trovare una mediazione e tutelare l’interesse generale della città».

L’europarlamentare accusa inoltre il primo cittadino di voler “personalizzare” la vicenda, privilegiando un approccio mediatico: «Convocare riunioni plenarie e scrivere lettere di diffida non è il modo giusto di agire. Si rischia soltanto di alimentare una guerra di carte bollate e di ricorsi che potrebbe compromettere la sfilata del Venerdì Gnocolar».
Tosi lega la vicenda del Carnevale ad altri episodi che, a suo dire, confermerebbero una linea amministrativa distante dalle tradizioni locali: «Questa giunta di sinistra non ha a cuore l’identità veronese. Lo abbiamo visto con la stella natalizia di Piazza Bra, che si poteva riparare invece di sostituirla con un’opera discutibile, e con i mercatini di Natale, spostati dal cuore del centro storico. Ora si rischia di assistere allo stesso copione anche con il Carnevale».
L’ex sindaco conclude ribadendo che «la priorità deve essere la salvaguardia di una tradizione secolare che rappresenta lo spirito e la storia della città. Politicizzarla è un errore grave, che Verona non merita».
