Piano contro furti e baby gang
“Più prevenzione, più controlli e un territorio a misura di cittadino.” È questa la direttrice del piano “Veneto Sicuro”, presentato da Alberto Stefani, candidato presidente della Regione Veneto per il centrodestra. Un progetto che punta a valorizzare la Polizia locale, investire in nuove tecnologie e garantire maggiore presenza e supporto ai Comuni, in particolare quelli più piccoli e periferici.
Stefani: “La sicurezza è un’esigenza primaria, le Regioni possono fare di più”
“La sicurezza, insieme alla salute, è una delle esigenze primarie di ogni essere umano”, afferma Stefani. Pur riconoscendo che le Regioni non hanno competenze dirette nella repressione dei reati, il candidato sottolinea come possano comunque svolgere un ruolo decisivo nell’affiancare enti locali e Forze dell’ordine.
Una necessità che nasce anche dall’analisi delle criticità del territorio: “Alcuni dei Comuni più piccoli, soprattutto nelle aree montane o interne, dispongono di una sola unità di Polizia locale. È una situazione non accettabile”. Da qui la proposta di favorire consorzi di servizi tra municipi e una riorganizzazione del personale che rispetti sia le esigenze del territorio sia le aspirazioni professionali degli agenti.
Tecnologia avanzata e rigenerazione urbana per fermare furti e baby gang
Un nodo centrale del piano riguarda le dotazioni tecniche e l’innovazione. L’obiettivo è contrastare in modo più efficace fenomeni come furti in casa, rapine e violenze commesse dalle cosiddette baby gang.
“Ladri e baby gang devono sentirsi braccati”, ribadisce Stefani. Per farlo, il programma prevede la creazione di un fondo speciale destinato ai Comuni delle cinture urbane e delle periferie. Le risorse serviranno non solo per acquistare nuove apparecchiature, ma anche per finanziare interventi di rigenerazione urbana e contrasto al degrado.
Non si parla di semplici telecamere, ma di dispositivi intelligenti: sistemi in grado di illuminare automaticamente aree sensibili, segnalare movimenti sospetti e registrare il transito o lo stazionamento di persone e veicoli. Tutti i dati raccolti verrebbero poi messi in rete con le Forze dell’ordine per garantire risposte rapide ed efficaci.
Focus anche sulla sicurezza sui mezzi scolastici
Un altro fronte considerato prioritario è quello della sicurezza sugli scuolabus e sui mezzi di trasporto per studenti, spesso teatro di episodi di bullismo o comportamenti problematici.
La proposta di Stefani è chiara: aumentare la presenza di adulti a bordo, grazie alla collaborazione con associazioni di ausiliari civici e militari, con l’obiettivo di prevenire situazioni di violenza e garantire ai giovani un ambiente più sicuro.
