Adesione totale contro il cambio appalto che delocalizza a Mantova

Lo sciopero proclamato nella logistica dell’ex Mondadori contro il cambio di appalto che prevede la delocalizzazione delle lavorazioni a S.Giorgio Bigarello, in provincia di Mantova, ha registrato un’adesione pressoché totale. Circa un centinaio di addetti, impiegati nelle 2 sedi operative di Verona Borgo Venezia e di Isola Rizza, hanno incrociato le braccia per protestare contro una decisione che li costringerebbe a sobbarcarsi costi di trasferta considerati insostenibili.

Accanto ai lavoratori anche rappresentanti della politica e delle amministrazioni locali. Al presidio di Verona hanno partecipato i candidati alle elezioni regionali Maurizio Cassano e Anna Maria Bigon, insieme a Francesco Casella, consigliere comunale e provinciale con delega al Lavoro. È stato proprio Casella a compiere un passo significativo, accogliendo la richiesta avanzata dalla Cgil di convocare un tavolo istituzionale tra le parti, nel tentativo di individuare una soluzione condivisa nei limiti delle competenze provinciali.

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La richiesta del sindacato: serve un intervento del committente

Il presidio davanti alla sede di Ceva Logistics di Verona, attuale titolare dell’appalto insieme al Consorzio Gsl e situata all’interno dell’ex stabilimento Mondadori, ha visto la presenza dello Slc Cgil Verona. Il segretario generale, Mario Lumastro, ha ribadito l’urgenza di un intervento diretto del committente, il gruppo Pozzoni.

«Auspico che il committente comprenda che si rende assolutamente necessario un suo intervento», ha dichiarato Lumastro. «Nelle condizioni attuali il cambio appalto si configura, di fatto, come un licenziamento collettivo: nessuno dei lavoratori può permettersi una trasferta quotidiana fino al mantovano, senza contare l’impatto su vita privata e famiglia. San Giorgio Bigarello dista 53 km da Verona e 45 km da Isola Rizza». Il sindacato chiede almeno un intervento economico per compensare le spese di viaggio. Lumastro ha inoltre espresso apprezzamento per l’apertura del consigliere provinciale Casella nel convocare un tavolo di conciliazione.

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Isola Rizza: “Una costruzione societaria assurda”

Al presidio nella sede Ceva Logistics di Isola Rizza erano presenti Raffaello Fasoli, segretario confederale Cgil Verona, Yuri Mainieri della Filt Cgil e Eleonora Ferraris del Nidil Cgil. Il sito occupa circa cinquanta lavoratori tra somministrati, dipendenti Ceva e personale Gsl, anche qui con un’adesione quasi totale allo sciopero.

Fasoli ha denunciato con forza la complessa e, a suo giudizio, immotivata frammentazione dell’appalto: «Ceva Logistics, già un colosso del settore, ha appaltato a un altro grande player come il Consorzio Gsl il magazzino di Isola Rizza, che a sua volta ha subappaltato alla Cooperativa Gea, la quale utilizza due agenzie interinali. Una costruzione che non ha alcuna proporzione con il lavoro effettivamente svolto e che sembra avere come unico scopo quello di rendere più difficile la rappresentanza sindacale».

Il risultato è un mosaico contrattuale complesso: i lavoratori Ceva nell’ex Mondadori hanno il contratto grafici; quelli della cooperativa Gea applicano il contratto merci e logistica; Gsl non ha dipendenti ma utilizza personale somministrato. «Tutto ciò ha dell’incredibile» ha concluso Fasoli, sottolineando come questa struttura renda più fragili i lavoratori e più ardua la tutela dei loro diritti.