Fra 5 anni il Carnevale veronese compirà 500 anni. Si fa infatti risalire al 1531 l’evento che gli ha dato origine, quando in seguito a una carestia il popolo insorse a S. Zeno e alcuni cittadini distribuirono “i gnochi” per sfamarlo. Impensabile che a gestire questo futuro anniversario possa essere un Comitato il cui vertice è chiacchierato ed è oggetto di indagini della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza.
Il Comitato del Bacanal ormai al capolinea
È emerso infatti che Valerio Corradi, presidente del Comitato del Bacanal del Gnoco, ha firmando la richiesta di finanziamenti al Ministero delle Cultura pur consapevole di non essere in regola con i requisiti che all’epoca del caso in oggetto prevedevano che il richiedente fosse incensurato. Corradi non lo era, ma aveva spiegato che il provvedimento a suo carico era arrivato più avanti. E per questo non aveva pensato di dimettersi in modo che con qualcun altro al suo posto il Comitato avrebbe potuto chiedere ed eventualmente ottenere i fondi ministeriali.

E così il Carnevale veronese si ritrova in grande difficoltà, con l’aggiunta dei ricorrenti contrasti con l’Amministrazione comunale, proprio quando dovrebbe essere abbastanza efficiente e sereno da prepararsi alla celebrazione dei cinque secoli di esistenza, che non è proprio prossima non può comunque essere presa sotto gamba.
Una fondazione per il Carnevale
Ai lettori e ai cittadini veronesi tutto sommato poco importa delle vicende personali di questo signore e di come ha gestito negli anni il Comitato del Bacanal del Gnoco. Ma una cosa è certa. Il Carnevale veronese non è proprietà sua né del suo Comitato e di alcun altro gruppo che possa vantare diritti su una inalienabile ricchezza culturale di Verona. Come ha tenuto a rimarcare il sen. Gelmetti, è un patrimonio immateriale di tutta la città che non può essere lasciato gestire solo a un comitato di persone, volonterose quanto si vuole ma con dei limiti che sono progressivamente risultati evidenti a tutti.

È quindi il sindaco, che rappresenta tutta la città, a dover prendere l’iniziativa per tutelare questo plurisecolare patrimonio storico della comunità veronese. La prima cosa da fare è che si faccia promotore della costituzione di una Fondazione per il carnevale, come avvenuto in altre città, che prenda a cuore la situazione anche come istituzione e cominci a organizzare le celebrazioni dei 500 anni del Bacanal del Gnoco.
