(Francesca Romana Riello) I nuovi finanziamenti per il collettore del Garda segnano un passaggio concreto: la sponda veronese potrà finalmente aprire nuovi lotti. Una notizia che arriva dopo settimane di attesa, mentre i Comuni del lago chiedevano tempi certi e fondi già spendibili.
73 milioni di nuovi finanziamenti per accelerare i lavori sulla sponda veronese
Il MIT ha erogato 20 milioni di euro per il 2025 e altri 30 milioni per il 2026. A questi si sommano 22 milioni del MASE, in arrivo con il prossimo decreto, e 1 milione stanziato dalla Provincia di Verona. Il totale raggiunge 73 milioni di euro, tutti destinati alla parte veronese del collettore e gestiti da ATO Consiglio di Bacino Veronese insieme ad Azienda Gardesana Servizi.
La conferenza stampa di questa mattina ha riunito il presidente di AGS Angelo Cresco, il presidente di ATO Veronese Bruno Fanton e il presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini. Toni diversi, ma un messaggio unico: questi finanziamenti consentono di non perdere altro tempo.

Cresco:” Possiamo finalmente programmare nuovi lotti”
«Grazie alla conferma dei fondi per il biennio 2025–2026, spiega Cresco, possiamo programmare i nuovi lotti. In cantiere abbiamo già aperto lo stralcio funzionale di Maraschina, il collegamento con Sirmione e il tratto verso il depuratore di Peschiera, con il passaggio sotto il Mincio. Per i 22 milioni del Ministero dell’Ambiente c’è copertura, attendiamo solo la Corte dei Conti».
Cresco ricorda che i progetti esecutivi per Bardolino e Garda «sono in fase di definizione». La priorità, ora, è aprire anche il tratto Bardolino verso nord e spingere la dorsale fino a Brenzone. È questo l’obiettivo operativo di AGS: chiudere i segmenti aperti e dare continuità ai cantieri.
Dalla ciclovia al Mincio: la mappa dei tratti pronti e dei prossimi interventi
Nel frattempo, sulla sponda veronese alcuni tratti sono già completati. A Malcesine, lungo Navene–Campagnola, a Torri nel tratto Canevini –
Acque Fredde e sulla nuova ciclovia di Veneto Strade. Conclusi anche i lavori tra Castelnuovo del Garda e Lazise, lungo i tratti Pergolana – Villa Bagatta – Ronchi e Ronchi – Pioppi – Lazise.
La mappa dei lavori, un passo alla volta, sta cambiando. Con i fondi del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, qui richiamato tramite il portale istituzionale), una parte delle risorse servirà anche a rafforzare gli impianti già in funzione. È un tema che ritorna spesso, soprattutto quando si parla di tutela delle acque del Garda e di stagioni turistiche sempre più affollate.
La questione riguarda l’ambiente ma anche la gestione quotidiana del lago. Qui il collettore non è un progetto: è una necessità che coinvolge tutti i Comuni della riviera lacustre.
Ora si attende la pubblicazione degli ultimi atti e l’avvio delle procedure. Il percorso resta complesso, ma la differenza, stavolta ,è nei numeri. I 73 milioni di euro garantiti per il prossimo biennio agganciano i cantieri a una programmazione reale.
E spostano il collettore dalla categoria dei progetti che “si faranno” a quella delle opere che iniziano davvero.

