La foto della società italiana fatta dal Censis
Non è colpa solo del governo Meloni, che ha gestito solo gli ultimi 3 anni, ma tra il 2011 e il primo trimestre del 2025 la ricchezza delle famiglie italiane è diminuita in termini reali dell’8,5%. E a farne le spese è il ceto medio.
Il dato emerge dal 59° rapporto del CENSIS.
La metà delle famiglie più povere ha peggiorato la propria situazione economica del 23,2%, ma tutto il ceto medio ha avuto una perdita di ricchezza che va dal 17 al 35%. In Italia il 60% della ricchezza è nelle mani di 2,6 milioni di famiglie. Il 48% in quelle di 1,3 milioni di famiglie.
Male anche la produzione industriale da 32 mesi. Questa parte. Il manifatturiero cala del 1,6%, quest’anno dell’1,2%. In compenso cresce solo in un anno del 31% l’industria delle armi come evidente conseguenza della guerra in Ucraina e delle azioni militari di Israele.
L’occupazione è aumentata quest’anno di 206 mila unità, soprattutto cinquantenni.

Le famiglie aiutano i giovani a comprarsi una casa
Più del 40% dei pensionati aiuta figli e nipoti. Un dato che fa riflettere. Il 61,8% li aiuta per comprarsi la casa o altre spese grosse.
Il 54,2% degli italiani pensa che sia giusto adeguare all’inflazione anche le pensioni superiori ai 2.500 euro lordi, perchè sano benissimo che servono anche per aiutare i figli e non sono un lusso. Anche perché tutti gli anziani risparmiano per affrontare eventuali malattie o condizioni di non autosufficienza dato che c’è poca fiducia nel sistema sanitario ed assistenziale.

Il 54,7% è disposto a destinare fino a 70 euro al mese per tutelarsi dal rischio di non autosufficienza, dai danni legati al cambiamento climatico o da altri eventi avversi. Il 10%è disposto a fare per questo delle assicurazioni. Ma c’è un gap tra quello che si dice e quello che si fa. Infatti il 70% si limita a parlare ma non fa niente
Il Censis nota anche che sono sempre di più gli over 65 che vogliono continuare a lavorare anche dopo la pensione, ma che per farlo non vogliono aggravi fiscali, dato che, giustamente, il loro è un contributo volontario alla produttività e al benessere generale.
