Agricoltura, l’affondo di Coldiretti: “A Bruxelles contro le politiche di Ursula von der Leyen”
Coldiretti in piazza a Bruxelles: il 18 dicembre agricoltori da Verona e dal Veneto al Parlamento contro le politiche della Commissione Ue. La mobilitazione europea è la notizia chiave: migliaia di agricoltori attesi nella capitale comunitaria per chiedere un cambio di rotta su Pac, accordi commerciali e sovranità alimentare. Nel mirino anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’accordo Mercosur.
Coldiretti porterà la protesta degli agricoltori italiani ed europei direttamente a Bruxelles. Giovedì 18 dicembre una delegazione di imprenditori agricoli partirà da Verona e da tutto il Veneto per raggiungere la sede del Parlamento europeo, dove è annunciata una grande mobilitazione continentale contro quelle che l’organizzazione definisce le “politiche folli” della Commissione UE.
Al centro della manifestazione c’è la richiesta di un cambio radicale delle scelte comunitarie in materia agricola, giudicate lontane dai bisogni reali delle imprese e dei cittadini. L’obiettivo dichiarato è quello di costruire “un’Europa diversa”, più democratica e concreta, capace di difendere il lavoro degli agricoltori, il reddito delle aziende e la sicurezza alimentare.
Il Presidente Coldiretti Verona in prima linea
A guidare la delegazione veronese sarà il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini, che spiega come la mobilitazione di Bruxelles rappresenti un passaggio decisivo: «I temi sul tavolo sono numerosi e tutti cruciali, perché incidono direttamente sulla competitività e sulla sopravvivenza delle nostre filiere. Parliamo di concorrenza sleale, di principio di reciprocità, di uso degli agrofarmaci e di accordi di libero scambio che penalizzano i prodotti europei. Ma soprattutto c’è la questione della Pac, che deve tornare a essere uno strumento strategico per gli agricoltori europei».

Accanto a lui sarà presente anche il direttore di Coldiretti Verona, Massimo Albano, che ribadisce il senso politico della protesta: «L’agricoltura deve tornare a essere un pilastro centrale della politica europea, non un fardello o un semplice strumento ambientale. Il reddito delle imprese e la produzione di cibo devono tornare al centro delle decisioni della Commissione. È necessario riconoscere una volta per tutte il ruolo essenziale degli agricoltori come produttori di cibo e custodi del territorio».
Coldiretti Veneto
Il Veneto si presenterà compatto a Bruxelles. A guidare il corteo regionale sarà il presidente di Coldiretti Veneto, Carlo Salvan, che sottolinea come la manifestazione non riguardi solo gli agricoltori ma l’intera società europea: «Saremo a Bruxelles per difendere il lavoro degli agricoltori e il diritto dei cittadini a un cibo sicuro, sano e prodotto nel rispetto delle stesse regole. Non possiamo più accettare che l’agricoltura venga sacrificata sull’altare di accordi commerciali sbagliati e di una visione ideologica che penalizza le imprese e mette a rischio la sovranità alimentare dell’Unione».
Un taglio di “90 miliardi di euro”
Nel mirino di Coldiretti c’è in particolare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Secondo l’organizzazione agricola, le dichiarazioni di sostegno al settore non trovano riscontro nei fatti. «Non è credibile parlare di agricoltori al centro del prossimo bilancio europeo – accusa Coldiretti – mentre si ipotizza un taglio di 90 miliardi di euro alla Politica agricola comune, di cui 9 miliardi a carico dell’agricoltura italiana». Una riduzione che, secondo l’associazione, colpirebbe direttamente redditi, produzioni e sicurezza alimentare.
Mercosur: “È pura propaganda”
Duro anche il giudizio sugli accordi di libero scambio e in particolare sul Mercosur. Annunciare iniziative per favorire il consumo di prodotti europei, sostiene Coldiretti, «è pura propaganda» se non si introducono strumenti concreti come l’obbligo dell’etichetta d’origine e il rispetto del principio di reciprocità. Senza queste garanzie, l’Europa continuerebbe ad aprire il mercato a prodotti importati che non rispettano le stesse regole ambientali, sociali e sanitarie imposte agli agricoltori europei.

“La von der Leyen continua a ingannare agricoltori e cittadini”
Per Coldiretti, le scelte della Commissione dimostrano una linea politica chiara e preoccupante: «Tagli alla Pac, importazioni senza reciprocità e nessuna reale tutela del cibo europeo. Questa non è una politica agricola, è l’abbandono consapevole dell’agricoltura e della sovranità alimentare dell’Unione». Da qui l’accusa più pesante: la presidente von der Leyen, come nel caso del Mercosur, «continua a ingannare agricoltori e cittadini» e non sarebbe in grado di gestire il ruolo istituzionale che ricopre.
La manifestazione del 18 dicembre a Bruxelles vuole quindi essere un segnale forte e visibile, non solo alla Commissione ma a tutte le istituzioni europee. Secondo Coldiretti, “l’attuale direzione rischia di mettere in pericolo la sovranità alimentare di 450 milioni di cittadini, proprio mentre altre grandi potenze come Stati Uniti e Cina investono risorse crescenti nella produzione agricola”.
Da Verona e dal Veneto partirà dunque una protesta che ambisce a diventare europea, con un messaggio chiaro: “senza agricoltura non c’è futuro né per l’economia né per i cittadini dell’Unione”.
