Zaia nuovo presidente del Consiglio Regionale, Pressi capogruppo di maggioranza
Si apre oggi, a Palazzo Ferro Fini, la dodicesima legislatura del Consiglio regionale del Veneto. Un appuntamento che segna l’avvio ufficiale di una nuova fase politica per la Regione e che culminato nel pomeriggio con l’elezione del nuovo presidente del Consiglio regionale: Luca Zaia.
L’ultimo atto pubblico della precedente esperienza istituzionale dell’ex presidente della Regione risale al 18 novembre scorso, quando a Palazzo Balbi, insieme al ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, firmò la pre-intesa sull’Autonomia. Quasi un mese dopo, forte di un consenso senza precedenti – 203.054 preferenze personali, record assoluto nella storia regionale – Zaia si appresta a iniziare una nuova “vita istituzionale”, questa volta alla guida dell’assemblea legislativa veneta.
Per Zaia si tratta di una riconferma scontata, ma molto meno scontato sarà il suo ruolo all’interno degli equilibri di maggioranza, poiché il neo-governatore Stefani, avrà sempre da tenere presente l’ingombrante figura del Doge, che molti vedono ancora come governatore ombra, pronto a tornare in sella tra cinque anni.
Contestualmente all’elezione del presidente, l’Aula ha designato anche i 2 vicepresidenti che sono Francesco Rucco e Andrea Micalizzi e i due consiglieri segretari Jacopo Maltauro e Anna Maria Bigon, completando così l’Ufficio di presidenza che guiderà i lavori consiliari nei prossimi anni.
L’avvio della dodicesima legislatura arriva in un momento politicamente delicato e significativo per il Veneto, con il tema dell’Autonomia differenziata al centro del dibattito nazionale e regionale. L’elezione di Zaia alla presidenza del Consiglio regionale rappresenta un segnale di continuità istituzionale e di forte legittimazione politica, alla luce del largo consenso ottenuto nelle urne.
I veronesi nella 12ª legislatura regionale
Nell’ambito però dei nuovi equilibri del Consiglio regionale del Veneto, soprattutto per la nostra città di Verona è da segnalare la nomina di Matteo Pressi, sindaco di Soave, e uomo più votato in quota Lega a Verona, proprio dopo Zaia, come capogruppo del gruppo Stefani Presidente.

Segnale importante per la tutela degli interessi della città di Verona, alla luce anche della mancata nomina di un assessore in quota Lega per la nostra provincia, contravvenendo tra l’altro, anche agli accordi pre elettorali che avrebbero dovuto garantire un assessorato a Verona, Vicenza, Venezia e Treviso, lasciando da parte Padova che già esprimeva il presidente.

La nomina di Pressi, quindi, insieme a quella di consigliera delegata di Elisa De Berti, restano gli unici risultato degni di nota per la nostra provincia in quota Lega. In quanto sebbene Stefani cerchi di attribuire il Dott. Gerosa, assessore alla sanità, alla provincia veronese, la sua storia racconta altro, in quanto è originario di Rovereto, e nonostante abbia lavorato nella nostra città per qualche tempo, è ormai stabilmente padovano.
Il nuovo consiglio avrà da lavorare molto, a Ruzza in primis, in quanto unico assessore veronese in quota Fratelli d’Italia, a Pressi e De Berti, spetterà tutelare al meglio gli interessi dei veronesi.
Buon lavoro e buona fortuna!
