Si chiama “Un modo diverso di fare la spesa” ed è il primo negozio neuro-inclusivo d’Italia, inaugurato ieri in via Interrato dell’Acqua morta 29/G. L’iniziativa nasce dall’incontro tra Tommaso Davi, imprenditore neurodivergente e fondatore di Neuro-Sive, e Dario Allegra, fondatore di Sicilia Frutta, accomunati dal desiderio di creare uno spazio accessibile, accogliente e sicuro per tutti, indipendentemente dal funzionamento cognitivo o sensoriale.

Il progetto, che unisce sostenibilità sociale, ambientale ed economica, è realizzato in partnership con Famiglie per la Famiglia – Fondazione Ets, con il patrocinio del GAV – Gruppo Asperger Veneto OdV e la collaborazione di numerose associazioni del territorio.

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Un ambiente su misura per tutti

Il punto vendita è pensato per accogliere persone con diverse sensibilità sensoriali, offrendo un ambiente regolabile nei suoni, nelle luci e negli stimoli visivi. Tra le caratteristiche più innovative, una parete per l’autoregolazione sensorialecostruita con materiali di recupero – tra cui parti di skateboard fornite da Detour – e arricchita da cuffie antirumore, occhiali da sole e giochi tattili e visivi per i più piccoli.

Durante l’inaugurazione, accanto ai due ideatori erano presenti il Vicario del Questore di Verona, dottor Girolamo Lacquanitil’Assessora alla Salute del Comune di Verona, Elisa La Paglia, rappresentanti delle realtà partner, operatori del Centro Polifunzionale Don Calabria, la neuropsicologa Giorgia Monetti di Mondo Snoezelen, i volontari della Croce Rossa Italiana con la responsabile regionale Silvia Bolzoni, e gli artisti Alessandro Panozzo, Giacomo Gaiga e Laura Bolla. Il catering è stato curato dai ragazzi dell’associazione di promozione sociale Il Mangiabottoni.

«La diversità cognitiva e sensoriale non è un’eccezione, ma una condizione umana normale, che va inclusa e rispettata» spiega Tommaso Davi. «Abbiamo voluto creare un luogo dove ogni persona possa vivere un’esperienza di acquisto serena, regolando il proprio carico emotivo e sensoriale. Il kit sensoriale a disposizione consente di affrontare la spesa in modo prevedibile, senza ansia né giudizio».

Davi sottolinea come i beneficiari del progetto non siano soltanto persone neurodivergenti o con disturbi sensoriali: «L’inclusività qui abbraccia tutte le diversità e fragilità, da chi vive situazioni di ansia o ipersensibilità, alle famiglie in difficoltà economica. È un luogo per tutta la comunità».

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Per Dario Allegra, la dimensione economico-sociale è parte integrante dell’iniziativa: «Il negozio offre cassette di frutta e verdura di stagione a prezzo calmierato, da 5 o 10 euro, per un quantitativo medio di 5-6 chili. È un modo per unire sostenibilità ambientale e accessibilità economica, garantendo un beneficio reale per tutte le famiglie del territorio».

A partire da gennaio 2026, lo spazio diventerà un laboratorio formativo e occupazionale: giovani individuati dal GAV saranno accolti e formati al lavoro grazie al Centro Polifunzionale Don Calabria, sotto la guida di Cristina Ribul, responsabile della formazione adulti e dei tirocini.

Con “Un modo diverso di fare la spesa”, Verona si fa portavoce di un modello di inclusione concreta, che unisce impresa, solidarietà e sostenibilità, offrendo un esempio replicabile di come anche l’atto quotidiano del fare la spesa possa diventare un gesto di accoglienza e rispetto per tutte le diversità.

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