È arrivata ieri a Verona la “Croce degli sportivi”, simbolo di fede, speranza e dialogo che accompagnerà il mondo dello sport fino ai prossimi Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026, dove l’Arena di Verona sarà protagonista della cerimonia di chiusura olimpica (22 febbraio) e dell’apertura paralimpica (6 marzo).
La Croce, affidata ad Athletica Vaticana – la polisportiva ufficiale della Santa Sede – lo scorso 14 giugno durante il Giubileo dello sport in Vaticano, è partita sabato 6 dicembre dal Vaticano per un viaggio simbolico che toccherà le diocesi coinvolte nelle prossime Olimpiadi. Verona è la sua prima tappa prima della partenza verso Milano il 6 gennaio.
Durante la cerimonia in San Pietro, Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, ha portato personalmente la Croce attraverso la Porta Santa alla presenza di Papa Leone XIV e del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione.
L’opera, creata dall’artista inglese Jon Cornwall, è composta da quindici diversi legni provenienti da ogni parte del mondo – dalla Terra Santa all’Australia, dall’India al Brasile – e poggia su un podio dove sono incise le parole “faith, hope, charity”. Nata come segno cristiano di fraternità universale, la Croce si propone come messaggio di pace e inclusione rivolto a tutto il mondo dello sport.
La Croce sarà anche il fulcro del Giubileo diocesano dello sportivo, in programma mercoledì 17 dicembre. L’evento prenderà avvio alle 17.50 dal Tempio Votivo (piazzale XXV Aprile), dove una settantina di giovani atleti veronesi tra i 13 e i 16 anni, insieme a genitori e dirigenti, porteranno la Croce in cammino verso il Palazzetto cittadino.

Il percorso attraverserà via Palladio e via Frà Giocondo, costeggiando lo stadio Bentegodi fino all’arrivo al Palazzetto, dove si terrà il tradizionale Natale dello sportivo. L’iniziativa, organizzata dalla Diocesi di Verona, dal Coni scaligero e dal Comune di Verona, riunirà atleti, società e federazioni in un momento di festa, condivisione e augurio natalizio, alla presenza del Vescovo e di personalità del mondo sportivo.
Don Gabriele Vrech, incaricato diocesano per la pastorale dello sport, ha evidenziato il valore del gesto: «La Croce degli sportivi è un grande dono che la Chiesa di Verona accoglie nella città, seguendo il desiderio della Santa Sede di farla viaggiare nel mondo. È un segno di pace e di incontro tra i popoli, come i Giochi stessi, che ci invita a vivere lo sport come linguaggio universale di fraternità».
Sulla stessa linea Stefano Gnesato, delegato Coni Verona: «Per il Natale dello sportivo abbiamo ricevuto un dono straordinario dal Vaticano. La Croce parte da Verona per il suo viaggio olimpico verso Milano-Cortina, creando un ponte ideale tra fede, sport e speranza».
