Il ripristino delle cosiddette zone rosse nelle aree della Stazione, di Pradaval e di via dei Mutilati rappresenta «una misura concreta e necessaria» per garantire sicurezza a residenti, lavoratori e turisti. A sostenerlo è Marco Padovani, deputato di Fratelli d’Italia, che interviene sul provvedimento adottato in prefettura per fronteggiare situazioni di degrado e microcriminalità in alcune zone sensibili della città.
«Desidero ringraziare il Prefetto di Verona, Demetrio Martino, per l’attenzione e la determinazione dimostrate nel rispondere a una situazione che da tempo viene segnalata da cittadini e operatori economici», afferma Padovani, sottolineando come l’intervento sia frutto di un lavoro basato su dati e segnalazioni puntuali.
Secondo l’esponente di FdI, il ritorno delle zone rosse certifica l’esistenza di un problema reale: «Non si tratta di percezioni, ma di fatti. Degrado, microcriminalità e situazioni di insicurezza incidono sulla qualità della vita quotidiana e sull’immagine stessa della città. Questo provvedimento conferma che il problema esiste e va affrontato senza reticenze».

Padovani richiama quindi in causa l’amministrazione comunale, evidenziando la necessità di una risposta politica chiara: «Di fronte a questi interventi, stupisce ancora il silenzio dell’amministrazione Tommasi. La sicurezza urbana non può essere delegata esclusivamente alle Forze dell’Ordine e al Prefetto. Serve una presa d’atto politica e una strategia condivisa anche con la minoranza, che metta al centro il presidio del territorio, il decoro urbano e il rispetto delle regole».
Infine, lo sguardo si sposta sul futuro della città. «Verona deve tornare ad essere una città sicura, vivibile e accogliente in ogni suo quartiere», conclude Padovani. «Le misure emergenziali sono utili, ma devono essere accompagnate da scelte amministrative coerenti e da una visione di lungo periodo, non di piccolo cabotaggio. È su questo terreno che si misura la capacità di governo di una città».
