Il primo progetto di legge in calendario sarà quello sui caregiver del Pd
Giovani, anziani, famiglie e futuro del territorio: sono stati questi alcuni dei cardini centrali dell’intervento con cui oggi, in Consiglio regionale, il Presidente della Regione Alberto Stefani ha presentato il programma di governo per la prossima legislatura. Un discorso ampio, programmatico, che ha delineato una visione di lungo periodo per il Veneto, con un colpo di scena finale destinato a segnare il dibattito politico dei prossimi mesi.
La mossa politica intelligente di Stefani
«Oggi vorrei cambiare il protocollo – ha dichiarato Stefani – perché di solito si presentano nuove proposte di legge. Io invece voglio partire da una proposta dell’opposizione già sul tavolo, quella sul sostegno ai caregiver, oggi ripresentata». Il Presidente ha quindi chiesto un impegno formale al Consiglio regionale: approvare quella proposta, partendo dal testo base e con eventuali emendamenti migliorativi, entro sei mesi. «Non mi interessa che ci sia il mio nome davanti – ha aggiunto – può essere secondo, terzo o anche non esserci. Quello che conta è che arrivino risultati per tutto il territorio. Non conta firmare per primi per ottenere un titolo di giornale, ma fare qualcosa che resti per il Veneto e per i veneti».
L’intervento ha poi toccato numerosi temi, tutti considerati strategici per costruire una visione del futuro che, nelle parole di Stefani, «possa fare da filo conduttore per i prossimi decenni». Il Presidente è partito dai giovani e dagli adolescenti, sottolineando come il disagio psicologico che li colpisce oggi «debba essere centrale nell’agenda politica». L’obiettivo è offrire sostegno concreto, sia nelle difficoltà personali sia nelle aspirazioni lavorative e di vita, puntando su formazione, contatto sempre più stretto con le aziende e politiche della casa calibrate sulle reali possibilità delle nuove generazioni. In quest’ottica si inserisce la scelta di nominare un consigliere delegato specifico per le politiche giovanili.
Subito dopo, il focus sugli anziani, una fascia di popolazione sempre più numerosa e spesso sola. «Dobbiamo valutare e anticipare il tema dell’invecchiamento della popolazione – ha affermato Stefani – con programmi importanti di invecchiamento attivo, residenze per anziani attrezzate e politiche urbanistiche inclusive, pensate anche per i non autosufficienti». Una sfida che, secondo il Presidente, deve essere affrontata insieme, coinvolgendo le amministrazioni locali e il vasto mondo del terzo settore, per costruire «un Veneto che si prenda cura di tutti».

Non è mancato un forte richiamo al tema dell’autonomia regionale. «La vogliamo perché avvicina il decisore al territorio. Chi lo conosce, ci vive e lo amministra ha, con l’autonomia, maggiori possibilità di farlo meglio».
Ampio spazio è stato riservato anche allo sviluppo sostenibile, alla rigenerazione urbana, all’economia circolare e alla mobilità sostenibile, indicati come pilastri imprescindibili per uno sviluppo equilibrato e duraturo.
Sul fronte della sanità, Stefani ha ribadito la necessità di rafforzare quella territoriale, mettendo il paziente al centro come persona inserita nel proprio contesto familiare e domiciliare. «Lo faremo anche grazie al sempre maggiore utilizzo della tecnologia e della telemedicina», ha spiegato, sottolineando al contempo la volontà di difendere la sanità pubblica. In questo ambito potranno giocare un ruolo anche le imprese, attraverso programmi di sostenibilità sociale incentivati a sostenere progetti specifici con contributi liberali.
Il mondo produttivo è stato indicato come attore fondamentale anche su altri fronti: dall’integrazione sempre più stretta tra istruzione professionale e imprese, alla semplificazione della vita degli imprenditori. A questo scopo opererà uno specifico Tavolo per la Sburocratizzazione, insieme al potenziamento delle infrastrutture fisiche e digitali e al ruolo della Holding autostradale come motore di sviluppo.
Agricoltura e pesca, due cardini storici dell’economia veneta, riceveranno nuova attenzione attraverso meno burocrazia, maggiori sostegni al primo insediamento e la valorizzazione delle lagune, anche grazie al lavoro di una task force dedicata.
Un passaggio specifico ha riguardato le peculiarità territoriali di Belluno e Rovigo, aree che presentano criticità ma anche grandi opportunità. Per questo è stata prevista una delega specifica, capace di dialogare con diversi settori – dall’agricoltura al turismo, dalla cultura all’educazione al dialogo – per valorizzarne le potenzialità.
«Vogliamo un Veneto sempre protagonista», ha concluso Stefani, lanciando la proposta di attivare una cabina di regìa che consenta di affrontare insieme le sfide future. Un programma che punta sulla collaborazione istituzionale e su una visione condivisa, con l’obiettivo dichiarato di lasciare un segno duraturo per il territorio e per i cittadini veneti.
