(Simone Vesentini*) Tra il 31 dicembre e il 1° gennaio Verona offre ogni anno uno spettacolo che va oltre luci e brindisi: una città che lavora. Non solo tavoli pieni o hotel esauriti, ma un sistema economico e sociale che in pochi giorni mette in moto una filiera complessa e diffusa.
Le stime per il periodo tra fine 2025 e inizio 2026 parlano di un indotto turistico compreso tra 45 e 55 milioni di euro su Verona e provincia. Una cifra che non riguarda solo il centro storico ma l’intero “Sistema Verona”: città, hinterland e Lago di Garda. 

Il sistema Verona funziona

Ristorazione, ricettività, trasporti, commercio, musei, artigianato e servizi: ogni euro speso dal visitatore entra realmente nelle casse di un indotto ampio, fatto di imprese locali e lavoro vero. Un dato significativo arriva dal Garda, ormai destinazione 4 stagioni, con tassi di occupazione che sfiorano il 95% anche in inverno. 

Ph. Jorge Destination Verona Garda 2

Cresce inoltre la scelta di appartamenti e B&B: circa l’80% delle prenotazioni, segnale di un turismo che cerca esperienze più autentiche e distribuisce la spesa nei quartieri e nelle attività di prossimità.

Dietro le feste, però, c’è anche il sacrificio di migliaia di persone che lavorano mentre altri festeggiano. Senza questo impegno quotidiano, nessun evento sarebbe possibile. Proprio per questo la qualità dell’accoglienza diventa centrale. 
Un centro storico pulito, ordinato e sicuro non è un dettaglio ma la condizione minima per rendere credibile un turismo di valore. 

Allo stesso tempo, serve intercettare un visitatore più attento, curioso, interessato alle botteghe artigiane, alle attività storiche e alle tradizioni locali, oggi spesso in difficoltà nonostante siano l’anima vera della città.
Guardando al 2026, anno olimpico con Verona protagonista anche in Arena, la sfida è chiara: non aumentare solo i volumi, ma la qualità. 
Governare i flussi, tutelare la vivibilità dei residenti e trasformare la visibilità globale in un’eredità duratura.

Il turismo si conferma così l’asset civico più democratico che abbiamo. Proteggerne la qualità significa proteggere il futuro e il benessere della nostra comunità.

*Referente Fiepet Confesercenti Verona