ll fine vita è competenza dello Stato e non della Regione come volevano Zaia e Pd

Le mie osservazioni espresse in Aula contro la volontà manifestata dai rappresentanti del Partito Democratico in Regione, e caldeggiata anche dal Presidente del Consiglio Regionale Veneto Luca Zaia, erano fondate”.
Così il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi (Lega) commenta la decisione della Corte Costituzionale, che ha di fatto bocciato la legge sull’eutanasia approvata dalla Regione Toscana e successivamente impugnata dal Governo.

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Stefano Valdegamberi


La Corte ha chiarito in modo inequivocabile che la materia del fine vita rientra nella competenza esclusiva dello Stato e non può essere disciplinata autonomamente dalle singole Regioni – sottolinea Valdegamberi –. È esattamente ciò che avevo sostenuto in Consiglio regionale, richiamando il rispetto della Costituzione e dell’ordinamento vigente”.

L’eutanasia è una competenza del Parlamento nazionale

Questa decisione conferma pienamente le mie tesi, che erano state criticate anche da una parte della maggioranza in occasione della bocciatura della medesima legge da parte del Consiglio regionale del Veneto”.
Temi così delicati e complessi non possono essere affrontati con forzature ideologiche o iniziative regionali che rischiano di creare confusione normativa – prosegue il consigliere –. Le Regioni dovrebbero invece concentrarsi sulle molte cose importanti e concrete che competono loro”.

Dobbiamo sburocratizzare il sistema degli accreditamenti e delle autorizzazioni nel settore socio-sanitario e sociale e portare quanto prima in Aula la legge per la trasformazione delle Ipab – conclude Valdegamberi –. Queste sono le priorità su cui lavorare seriamente, nell’interesse dei cittadini e degli operatori”.