“730” più semplice, ma sempre troppo complicato

Periodo di denuncia dei redditi. Dicono che quest’anno compilare il “modello 730” sia più semplice. Basta leggere ‘solo’ 152 pagine di istruzioni. Meno di una volta. Ma sempre troppe. E troppi i rischi di fare qualche errore. Di qui la necessità di ricorrere a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) ad un commercialista. Anche pagare le tasse in Italia è un problema

“730” in nero

Negli ultimi anni, osserva la Cgia di Mestre, il numero di coloro che si compilano da soli il “730” è in aumento. Lo dicono come per dimostrare che è vero che l’Agenzia delle Entrate fa progressi, che rende le cose più facili per il cittadino. Ma poi nella realtà non è così. I “730” auto-compilati sono aumentati non perché sia più facile farlo, ma perché ci sono molti che se lo fanno compilare da amici o conoscenti per un compenso “in nero”. E’ il colmo: evadere le tasse per poterle pagare!

730 più semplice, ma sempre troppo complicato

L’Agenzia delle Entrate per facilitare le operazioni renderà disponibile ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, in una apposita sezione web della dichiarazione precompilata, le informazioni in proprio possesso che tramite un percorso guidato potranno essere confermate o modificate. E’ tutto da dimostrare se la dichiarata semplicità riguarda l’agenzia delle Entrate o il cittadino che deve scrivere il modulo.

Le scadenze per la denuncia dei redditi

Le prossime scadenze per la trasmissione del “modello 730” semplificato.

Dal 30 aprile si potrà accedere alla dichiarazione precompilata tramite web. Verrà pubblicata sull’area riservata del contribuente.
Entro il 15 giugno i sostituti d’imposta, i Caf, i ragionieri e i commercialisti cui i contribuenti si sono rivolti entro il 31 maggio, effettueranno i controlli sulla regolarità della dichiarazione e trasmetteranno in via telematica all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni predisposte e il loro risultato finale, consegnendo al loro cliente la copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione. 

La scadenza del 15 giugno può essere posticipata al 29 giugno, al 23 luglio al 15 o al 30 settembre, a seconda che il contribuente si sia rivolto al sostituto di imposta, CAF o professionista abilitato entro i rispettivi termini: dall’1 al 20 giugno, dal 21 giugno al 15 luglio, dal 16 luglio al 31 agosto e dall’1 al 30 settembre.

Da luglio i sostituti d’imposta tratteranno le somme dovute per le imposte o effettueranno i rimborsi.
Entro il 25 ottobre è prevista la scadenza per l’invio del modello 730/2024 integrativo.

A novembre il sostituto d’imposta effettuerà la trattenuta delle somme dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto relativo all’Irpef e alla cedolare secca.
I termini che scadono di sabato o in un giorno festivo sono prorogati al primo giorno feriale successivo.

Nel 2024 si contano 625 sconti fiscali (deduzioni, detrazioni, crediti di imposta, etc.), 159 in più rispetto al 2018, per uno sconto fiscale di circa 105 miliardi.

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