(di Gianni De Paoli) Come volevasi dimostrare il Consiglio di Stato ha deciso che le elezioni regionali saranno questo autunno. E precisamente fra il 20 settembre e il 20 novembre. O, ”al più tardi nella domenica compresa nei sei giorni successivi, ossia domenica 23 novembre 2025” come recita la pronuncia.
Nessun slittamento per le regionali
Nessun slittamento al 2026, come chiedeva Zaia, come fosse un premio di consolazione per il fatto che gli è stato impedito di fare il 4° mandato. Il limite dei mandati fissato dalla legge nazionale è 2. Zaia ne sta già compiendo 3. Lui voleva farne 4.

Invece niente. E nemmeno lo slittamento al 2026. Un ”uno due” che rovina un po’ l’immagine di uno dei governatori più amati.
E che apre ufficialmente il “dopo-Zaia”.
Adesso il centrodestra deve individuare il candidato da presentare ai veneti quest’autunno. A decidere, come sempre, sarà il tavolo nazionale. Il Veneto andrà al voto con la Campania e la Puglia. I nomi che girano sono sempre quelli. Speranzon e Donazzan per Fratelli d’Italia, Conte e Stefani per la Lega, Tosi per Forza Italia. Ma, come per il Conclave, spesso chi entra Quindi i giochi sono apertissimi con soluzioni determinate anche da valutazioni e combinazioni extra-venete.