Impianti sportivi comunali, al via il riordino delle linee guida per rivitalizzare le strutture veronesi. Si tratta di un progetto organico e atteso per riorganizzare tutta la materia fornendo alle società sportive la possibilità di investire negli impianti a fronte della concessione gratuita degli impianti per una durata proporzionata al valore dell’investimento.
Il provvedimento, disegnato sulla base dell’articolo 5 del D.Lgs 38/2021, è stato approvato dalla Giunta Comunale. Le linee guida permetteranno così alle associazioni e alle società sportive senza fini di lucro di presentare progetti di rigenerazione, riqualificazione, ammodernamento e successiva gestione di impianti sportivi comunali con un utilizzo finalizzato a favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile.
Durata in proporzione agli investimenti
Le associazioni e le società sportive che presenteranno progetti ritenuti di interesse pubblico dall’Amministrazione comunale otterranno in gestione gratuita l’impianto per una durata proporzionata al valore dell’investimento. Si tratta di un primo passo verso il riassetto della materia che concerne gli impianti sportivi. E l’obiettivo è fornire alle società la possibilità di investire per migliorare le strutture a fronte di una concessione gratuita pluriennale. Alla base dei progetti dovrà esserci una funzione sociale che favorisca e valorizzi il ruolo centrale dello sport nella società sia come mezzo di prevenzione che per favorire il benessere della comunità.
Il Comune sottolinea che “in questo modo si cerca di andare incontro alle esigenze delle società sportive di poter compiere interventi sugli impianti rendendoli più moderni, accoglienti ed efficienti e al tempo stesso garantire alle associazioni una certezza sulla durata delle assegnazioni che, fino ad oggi, sono state sempre annuali”.
“Da tempo il mondo sportivo veronese chiedeva un intervento che rispondesse a queste necessità e questo primo provvedimento deve essere un punto di partenza per arrivare un regolamento dell’impiantistica sportiva che faccia delle assegnazioni pluriennali la regola e non un’eccezione. Inoltre”, conclude la nota, “queste linee guida stabiliscono tempistiche definite, garantendo alle società risposte in tempi certi e predeterminati da parte dell’Amministrazione”.
