Il turismo nel Veronese si avvia a vivere un’estate all’insegna della stabilità e della moderata crescita. Lo certificano i dati forniti da Destination Verona Garda Foundation, che attraverso i sistemi di monitoraggio HBenchmark e Lighthouse, continua a tracciare l’andamento della domanda turistica, con analisi puntuali su ricettività, prenotazioni e tariffe. Un quadro articolato, che evidenzia tendenze interessanti sia per il capoluogo scaligero che per la sponda veneta del Lago di Garda.

«L’Osservatorio Turistico Verona Garda permette di interpretare l’evoluzione del settore in tempo reale, offrendo strumenti utili per orientare le strategie – spiega Paolo Artelio, presidente della Fondazione –. Il contesto attuale evidenzia una stagione vivace, anche se influenzata da fattori esterni e da un comportamento dei viaggiatori sempre più orientato alla prenotazione sotto data».

Verona e il Lago di Garda: occupazione stabile, tariffe in crescita

Secondo i dati Lighthouse, nella prima settimana di luglio sono risultate occupate circa 8.000 stanze extra-alberghiere tra Verona e il Garda Veneto. A Verona città, si contano 3.000 stanze prenotate, quasi la metà nel centro storico, con una permanenza media di 2 notti e una tariffa media giornaliera (ADR) di 242 euro. La media delle notti prenotate per il mese di luglio si attesta a 1.500, con un picco di 2.000 notti nel weekend dell’11-12 luglio. L’ADR per lo stesso periodo è di 217 euro, in crescita rispetto ai 188 del 2024.

In vista di agosto, le prenotazioni attuali si aggirano sulle 1.000 notti a settimana, con una buona tenuta del centro storico. Le tariffe continuano a salire: 210 euro in media su Verona città, 240 euro nelle locazioni turistiche del centro.

Sulla sponda veneta del Lago di Garda, il dato settimanale indica 5.000 stanze occupate con una permanenza media di 5 notti e un’ADR di 245 euro. Per il mese di luglio, la media prenotata si attesta a 2.600 notti, con picchi oltre le 2.800 nei giorni centrali del mese. Anche qui si osserva un incremento delle tariffe: 260 euro a luglio contro i 232 dell’anno scorso, valore confermato anche per agosto.

«Il trend è positivo – conferma Artelio – e si registra un leggero aumento sia nel numero di notti prenotate che nelle tariffe medie, pur in un contesto meteorologico variabile e con prenotazioni sempre più ravvicinate alle date di soggiorno».

Hotel: performance alte nei fine settimana e nuove abitudini di prenotazione

Il comparto alberghiero registra segnali incoraggianti. A Verona, nella settimana dal 30 giugno al 6 luglio, si è registrato un incremento dell’occupazione di 1,5 punti percentuali rispetto al 2024, con punte del 94% nel fine settimana in occasione della Traviata. Stabili i prezzi, ma cambiano i canali: le prenotazioni tramite OTA calano del 7%, a vantaggio del diretto offline, che in provincia tocca il 48%.

L’analisi previsionale segnala una crescita di +4,8 punti percentuali nell’occupazione rispetto al 2024, sostenuta anche dagli appuntamenti musicali in programma. Le prenotazioni in entrata negli ultimi 30 giorni sono aumentate dell’8,6%.

«I dati confermano la buona tenuta del settore – dichiara Maurizio Russo, presidente di Federalberghi Verona – anche se si rileva un leggero calo nei giorni feriali, probabilmente dovuto alle alte temperature. I weekend, invece, continuano a registrare buoni livelli di occupazione, grazie anche alla stagione lirica».

Lago di Garda: bene l’alberghiero, in ripresa il comparto open air

Sulla sponda veneta del Lago di Garda, l’occupazione alberghiera nella prima settimana di luglio ha raggiunto l’80%, con un incremento di 2 punti percentuali sul 2024. In crescita anche i ricavi per le strutture B&B nella parte alta del lago, mentre nel Basso Lago si registra stabilità. La durata media del soggiorno supera ormai i 7 giorni.

Anche il comparto open air mostra segnali contrastanti: nella prima settimana di luglio, le piazzole hanno visto un calo del 4,8% rispetto al 2024, dato probabilmente influenzato dal meteo incerto. Tuttavia, i prodotti come bungalow e mobile home registrano un buon incremento.

«La componente meteorologica condiziona in modo determinante le scelte dei turisti – osserva Alberto Granzotto, presidente FAITA Federcamping –. Le prenotazioni arrivano sempre più a ridosso del soggiorno, ma siamo fiduciosi in una ripresa nella seconda parte della stagione».

Un’estate in equilibrio tra conferme e nuove tendenze

Dall’analisi complessiva emerge un quadro sostanzialmente positivo: l’occupazione è in linea con il 2024, con lievi aumenti in alcune aree e una crescita delle tariffe. Tuttavia, le dinamiche della domanda appaiono sempre più fluide, condizionate da fattori climatici e comportamenti last minute.

«I dati confermano la solidità del nostro territorio come meta turistica – conclude Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto –. La stagione è buona, anche se le performance variano da zona a zona. I conti tornano, ma occorre continuare a monitorare e ascoltare con attenzione il territorio».