(Ennia Daniela Dall’Ora) È di ieri sera il discorso in Parlamento di Kiriakos Mitsotakis, premier della Grecia e leader del partito conservatore Nea Dimocratia, cioè Nuova Democrazia. Come premessa Mitsotakis ha enunciato le decisioni prese per cercare di porre rimedio al continuo sbarco di immigrati degli ultimi giorni a Creta, isola nella quale la situazione sta diventando insostenibile visti i continui arrivi che richiedono spesso l’intervento della Marina Militare per porre tutti loro in salvo.

Se ne possono contare anche 550 in una sola ora, coinvolgendo e sconvolgendo tutto il sistema organizzativo dell’isola, sia per quanto riguarda gli abitanti che i Ministeri implicati, le istituzioni, le forze dell’ordine, ecc.

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Le misure prese dal Governo ellenico poco fa sono di seguito riportate. La Grecia rimanda di 3 mesi le richieste di asilo di quegli immigrati che arrivano in Grecia dall’Africa del Nord con delle imbarcazioni.Gli immigrati che vengono identificati come illegali verranno catturati e trattenuti. La via di passaggio verso la Grecia chiude.                                                                                      
Nell’isola di Creta verranno adattate per gli immigrati strutture fisse e chiuse, iniziando da subito con una struttura.   Lo Stato greco, ha aggiunto Mitsotakis, continuerà le trattative con la Libia per impedire il flusso di arrivi e in special modo le Forze Armate Elleniche sono disposte a collaborare per tener lontano e far tornare indietro le imbarcazioni che partono dalla Libia e indirizzarle da dove sono partite.

Il discorso di Kiriakos Mitsotakis è stato applaudito a lungo dai deputati, ma ha sollevato dei commenti da parte di Nikos Androulakis a capo del Pasok che lo ha accusato di fallimento della diplomazia con la Libia come riporta il quotidiano Ta Nea, e dal leader del Partito La Nuova Sinistra, Alexis Charitsis il quale con le sue dichiarazioni ha coinvolto, anche il nostro Primo Ministro.

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Grecia. Svolta a destra del governo

Infatti, criticando il discorso del Primo Ministro ha sostenuto, usando anche un’espressione greca popolare che non si addice ad un Ministro, che non sia vero che il Governo greco ora in carica rappresenti politicamente il liberalismo come si vanta.  E aggiunge che al prossimo incontro al Consiglio Europeo Mitsotakis ha diritto ad un abbraccio dalla Meloni e da Orban, sottolineando che questa è la sua famiglia politica.  

Kiriakos Mitsotakis e il suo governo restano decisi e fermi sulle misure prese, anche in modo severo (aggettivo questo usato dal Primo Ministro stesso). E la maggior parte dei cretesi e dei greci lo spera, perché in definitiva contano i fatti, o meglio i conti effettivi. In 48 ore ieri sono arrivati più di 2000 μεταναστες, migranti, più di 9.000 dall’inizio dell’anno, con un aumento, come riportato da Elefteros Tipos del 350%.