Un nuovo episodio di degrado e insicurezza scuote il quartiere Golosine, a Verona. Questa mattina, alcuni bambini del Grest parrocchiale di Santa Maria Assunta hanno ritrovato un coltello nascosto tra l’erba, proprio davanti alla chiesa. Il ritrovamento avviene a poche ore dall’ennesima serata di tensione nella zona, teatro di risse e aggressioni che si ripetono con preoccupante frequenza.

A denunciare l’accaduto sono Nicolò Zavarise, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, e Laura Bocchi, segretario della sezione del Carroccio di Santa Lucia e Golosine, che parlano di “una situazione ormai fuori controllo”.
Secondo quanto riferito dai due esponenti della Lega, nella serata di ieri – poco prima delle 20 – si sarebbe verificata una violenta rissa in via Ottavio Caccia, sedata dall’intervento di tre pattuglie delle forze dell’ordine. Due giovani sono stati fermati, ma uno di loro è successivamente tornato sul posto armato di una bottiglia, lanciandola contro altri ragazzi che si trovavano seduti sui gradini della chiesa. La scena ha generato panico tra i residenti e i clienti di una pizzeria vicina, alcuni dei quali si sono dati alla fuga per paura di essere coinvolti. L’aggressore, stando al racconto dei testimoni, sarebbe riuscito a dileguarsi nonostante l’intervento di altre due pattuglie.
“L’immagine di questa mattina, con un coltello ritrovato proprio dove giocano i bambini, rappresenta in modo drammatico il livello di degrado raggiunto dalla zona”, affermano Zavarise e Bocchi. I due leghisti criticano duramente l’amministrazione comunale, accusando il centrosinistra di sottovalutare il problema della sicurezza e citando la recente mozione del PD, approvata in Consiglio comunale, che prevede iniziative culturali come letture pubbliche per contrastare la criminalità. “Siamo alla follia – commentano –. Non si risolvono i problemi di ordine pubblico con i libri in piazza”.
La Lega rilancia quindi la richiesta di interventi immediati e concreti, ipotizzando anche l’istituzione di una “Zona Rossa” per Golosine e Santa Lucia, qualora le misure ordinarie si rivelassero insufficienti.
“Non possiamo più accettare che i bambini trovino coltelli tra i giochi e che i cittadini debbano vivere nell’angoscia, notte dopo notte, tra accoltellamenti e violenze – concludono Zavarise e Bocchi –. Servono azioni vere e scelte coraggiose, non teatrini o manifestazioni simboliche”.
