Ad Affi si è svolto un incontro istituzionale promosso da Azienda Gardesana Servizi (AGS) con i parlamentari veronesi, il presidente della Provincia Flavio Pasini, i consiglieri regionali e i rappresentanti degli enti locali per fare il punto sul nuovo finanziamento destinato al collettore del Garda. L’iniziativa ha voluto sottolineare il ruolo decisivo delle istituzioni nel garantire risorse fondamentali per il completamento dell’opera.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha assegnato 50 milioni di euro per il progetto di rifacimento del sistema di collettamento dei reflui fognari della sponda veronese del lago. A questi si aggiunge 1 milione deliberato dalla Provincia di Verona. Il presidente di AGS Angelo Cresco e il direttore generale Carlo Alberto Voi, insieme ai sindaci soci, hanno ribadito l’obiettivo di completare i lavori entro il 2030-2031, come previsto dal progetto definitivo approvato nel 2020 dal Consiglio di Bacino Veronese.
Grazie a una prima tranche di 30 milioni, disponibile già dal 2025, sarà possibile intervenire sul sistema del basso lago con il rifacimento della tratta Brancolino-Peschiera e il completamento delle opere elettromeccaniche per la raccolta dei reflui di Desenzano e Sirmione in località Maraschina. L’intervento consentirà di dismettere tutte le condotte sub lacuali veronesi, mettendo in sicurezza le acque del lago e prevenendo sversamenti nei Comuni di Garda, Bardolino, Lazise e Peschiera.

Ulteriori 20 milioni, previsti nel 2026, serviranno per la riqualificazione delle tratte Malcesine-Brenzone e Torri-Brenzone. Parallelamente proseguirà la progettazione della nuova dorsale acquedottistica per interconnettere le reti comunali, in linea con il piano MOSAV della Regione Veneto che individua il Garda come futura risorsa strategica per l’approvvigionamento idrico regionale.
Resta in sospeso la dismissione della condotta sub lacuale che collega la sponda bresciana a quella veronese, legata alla costruzione del nuovo depuratore bresciano. AGS ha evidenziato come i lavori si integreranno con lo sviluppo della ciclovia del Garda e altre infrastrutture locali, creando un sistema coordinato di tutela ambientale e servizi.
