(g.c.) Domenica 27 luglio alle 22.00, durante la recita di Aida , sullo schermo luminoso posto in cima ai gradoni dell’anfiteatro, nel quale vengono proiettati i testi delle opere, è apparsa la bandiera palestinese con la scritta “STOP GENOCIDE”.

Presa di distanza della Fondazione Arena

La Fondazione Arena ha subito preso le distanze. L’immagine proiettata “sui ledwall dei sopratitoli”, precisa in un comunicato, non era “inerente allo spettacolo e non autorizzata”.

“Senza voler esprimere alcuna valutazione rispetto ai contenuti della stessa, Fondazione Arena, che ha come  finalità la promozione e la diffusione della musica, dell’arte e della cultura, dichiara che tale proiezione, per la quale non vi è stata alcuna richiesta di autorizzazione, è stata realizzata da un collaboratore dell’azienda appaltatrice . In completa autonomia, utilizzando mezzi aziendali in maniera impropria”.

Solidarietà della Cgil

L’atto ha riscosso la vicinanza della Cgil che ritiene “sia servito a porre ancora con più forza l’attenzione dell’opinione pubblica sul dramma del popolo palestinese. Il gesto è stato frutto di un’iniziativa autonoma di un singolo lavoratore che probabilmente ha voluto esprimere in questa maniera la solidarietà nei confronti del popolo palestinese per tutto quello che sta subendo, la rabbia per il silenzio che caratterizza questa strage”.