Luglio si chiude con segnali rassicuranti per la stagione turistica di Verona e del Lago di Garda Veneto. Lo confermano i dati dell’Osservatorio Turistico Verona Garda, che fotografano una situazione stabile, con livelli di occupazione consolidati e indicazioni positive in vista di agosto. A determinare l’equilibrio complessivo, nonostante la leggera flessione della domanda tedesca e il meteo incerto di fine mese, ha contribuito il buon andamento dei mercati italiano e olandese, insieme a una permanenza media in aumento.

Strutture alberghiere: occupazione e ricavi in crescita

Secondo i dati di HBenchmark, l’OGD Verona (escludendo il Garda) ha chiuso il mese con un’occupazione dell’83%, in crescita rispetto al 2024. In occasione di eventi come i concerti di Jack Savoretti e dei Simple Minds si sono toccati picchi oltre il 90%. Il soggiorno medio si è attestato oltre i 3 giorni, a fronte dei 2,5 dell’anno precedente, segno che la città sta diventando sempre più una destinazione in cui trattenersi.

Le strutture della provincia hanno performato leggermente meglio di quelle in città, con un ricavo medio in aumento. Le prenotazioni sono state effettuate principalmente attraverso canali diretti offline in provincia (48%), mentre in città il 50% è avvenuto tramite agenzie di viaggio online.

Per l’OGD Lago di Garda Veneto, il tasso di occupazione si è assestato all’85%, con una media di 6 giorni di permanenza. L’Alto Lago ha mostrato una leggera crescita, mentre il Basso si è mantenuto stabile. Il ricavo medio per camera è aumentato, soprattutto in formula B&B. La distribuzione delle prenotazioni si è spostata verso il canale diretto, con una riduzione dell’utilizzo delle OTA. I principali mercati restano Germania, Italia, Regno Unito e Polonia. Gli inglesi si confermano i turisti con la permanenza media più lunga: 8 notti nel Basso Lago7 nell’Alto.

Comparto extra-alberghiero: buoni segnali dalle locazioni e open air

Secondo Lighthouse, nel Comune di Verona le strutture extra-alberghiere hanno registrato un’occupazione media del 56%, con oltre 50mila stanze prenotate nel centro storico e una permanenza media superiore ai 2 giorni. L’ADR (tariffa media giornaliera) ha raggiunto i 251 euro in centro città, mentre è risultata inferiore (188 euro) su scala comunale.

Sul Lago di Garda Veneto, le locazioni turistiche hanno raggiunto un’occupazione del 61%, con 195mila camere occupate e una permanenza media vicina ai 3 giorni. L’ADR si attesta sui 262 euro, e il booking window – ovvero l’anticipo delle prenotazioni – si apre anche 80 giorni prima del soggiorno, un segnale di interesse crescente e pianificato.

Le zone della provincia più richieste? La Valpolicella, con un’occupazione del 52% e 16mila stanze prenotate a luglio.

Il settore dell’Open Air, monitorato da FAITA Federcamping su un campione di 11 strutture, si conferma forte: 87% di occupazione, con una crescita di +2,2 punti percentuali per bungalow e mobile home. Le piazzole mantengono un buon livello di domanda (61%). Cala invece la presenza tedesca (-7 punti), compensata dall’aumento degli italiani e dei turisti dai Paesi Bassi.

Le voci degli operatori

“Siamo di fronte a dati concreti che dimostrano la tenuta della nostra destinazione – commenta Paolo Artelio, Presidente di Destination Verona Garda –. La crescita della permanenza media e la stabilità dell’occupazione sono segnali importanti. Verona non è solo tappa, ma destinazione”.

Anche Maurizio Russo, Presidente di Federalberghi Verona, si dice soddisfatto: “L’incremento della durata dei soggiorni dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta. Le tariffe si mantengono in linea con il 2024, ma è evidente l’efficacia delle azioni di promozione territoriale”.

Infine, Ivan De Beni, Presidente di Federalberghi Garda Veneto, invita alla prudenza ma sottolinea l’equilibrio del modello turistico gardesano: “Siamo lontani da ogni forma di overtourism. Il sistema regge, ma bisogna riflettere sul calo del potere d’acquisto percepito da ristoratori e commercianti”.

Chiude Alberto Granzotto (FAITA Federcamping): “Dopo due anni di forte espansione, è fisiologico un riassestamento. Il meteo e il calo del turismo tedesco incidono, ma le prospettive per agosto restano buone”.

Le previsioni per agosto

Guardando alle prenotazioni fino al 6 settembre 2025, si osserva un leggero aumento dell’occupazione rispetto allo stesso periodo del 2024. I prezzi medi sono in lieve calo, ma la pressione della domanda resta elevata, con un incremento di 13 punti percentuali nelle ultime quattro settimane. Segnali che confermano l’attrattività del territorio veronese e gardesano per il proseguimento della stagione.