(di Gianni Schicchi) Concluso il 102° Opera Festival in Arena, la grande musica si sposta al Filarmonico per tutto il mese di settembre grazie al XXXIV Festival Internazionale organizzato dall’Accademia Filarmonica.

La grande kermesse sinfonica ritorna anche quest’anno offrendo un eccezionale ventaglio di proposte e di interpreti a cominciare dal concerto di esordio (domenica 7) con una compagine conosciuta in tutto il mondo: la London Symphony Orchestra diretta da sir Antonio Pappano, nota bacchetta che per un decennio ha guidato l’Orchestra di Santa Cecilia a Roma. 

Col direttore italo inglese si presenterà il pianista sudcoreano Seong-Jin Cho, vincitore del Concorso Chopin di Varsavia del 2015, sensibile interprete del grande compositore polacco di cui farà ascoltare al pubblico veronese il noto Concerto n° 2 in fa minore op.21. Pappano dirigerà invece in apertura la Sinfonia n° 9 in mi bemolle maggiore op. 70 di Shostakovic in occasione del 50° anniversario della morte del compositore, mentre la serata sarà completata con la Sinfonia n° 5 in do minore op. 67 di Beethoven.

Il secondo e terzo appuntamento (venerdì 12 e sabato 13) vedrà l’esecuzione integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven, curati dall’Orchestra da Camera di Mantova guidata dal famoso direttore e pianista tedesco Alexander Lonquich: un programma di sicuro fascino che da qualche anno sta girando per tutta l’Europa. I primi tre concerti saranno proposti venerdì 12 e i due restanti il giorno successivo. 

Martedì 16 settembre, per la prima volta a Verona, il Constellation Choir & Orchestra diretti dal celebre maestro sir John Eliot Gardiner, ensemble nato all’interno della Springhead Constellation, un innovativo progetto che lo stesso Gardiner ha fondato un anno fa. Questo collettivo internazionale unisce musica, arte e sostenibilità, promovendo spettacoli accessibili e interdisciplinari che parlano a tutte le generazioni. Gardiner – uno dei direttori più innovativi e influenti del nostro tempo – porta con sé una carriera straordinaria, dopo aver fondato il Monteverdi Choir, gli English Baroque Soloists e l’Orchestra Révolutionnaire e Romantique, è stato protagonista assoluto della valorizzazione della musica antica e interprete acclamato di un vastissimo repertorio che va da Bach a Berlioz, da Mozart a Schumann. In programma al Filarmonico due capolavori di Mendelssohn: la suggestiva Walpurgisnacht, ispirata alla leggenda tedesca e al testo di Goethe e le musiche di scena per il Sogno di una notte di mezza estate, due opere che fondano con eleganza, fiaba, mito e dramma, perfette per esaltare la sensibilità e la visione musicale di Gardner e dei suoi ensemble.  

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Domenica 21 settembre ritorna un’altra celebre orchestra tedesca: la Dresdener Philharmonie guidata dal russo naturalizzato finlandese Dima Slobodeniouk, già direttore dal 2016 dell’Orchestra Sinfonica di Lahti. Con lui il pianista israeliano Boris Giltburg (pure originario russo), vincitore del Concorso Regina Elisabetta del 2013, oltre che affermato ai primi posti del Santander Competition (2002) e del Rubinstein Master Competition (2011) che eseguirà il Concerto n° 20 in re minore KV 466 di Mozart. La serata sarà completata dalla gigantesca Sinfonia n° 2 in re maggiore op. 43 di Sibelius. 

Mercoledì 24 settembre spazio alla Budapest Festival Orchestra diretta dal mitico maestro e compositore Ivan Fischer che presenterà una sua composizione Dance Suite (Violinkonzert) suonata dal compositore e violinista israeliano Guy Braunstein. Nel programma di sala è compresa anche la Suite n° 4 in re maggiore di Bach e la Settima Sinfonia in la maggiore op. 92 di Beethoven. 

Il festival si chiuderà mercoledì 1° ottobre con un’altra famosa interprete, la pianista leccese Beatrice Rana. A 18 anni la Rana si è assicurata il primo premio al Concorso Internazionale di Montreal in Canada, risultando poi la più giovane vincitrice della competizione, nonché la prima italiana ad aver vinto il Concorso Muzio Clementi di Lastra Signa. Nel 2018 Beatrice Rana è stata candidata al Classic BRIT Awards come migliore artista femminile per l’interpretazione delle Variazioni Goldberg di Bach incise per l’etichetta Warner Classics.  

A dirigere la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema, che l’accompagnerà nel Terzo Concerto in do minore op. 37 di Beethoven, il direttore romano Riccardo Minasi, cofondatore e direttore dell’Ensemble Pomo D’Oro e direttore della Mozarteumorchester di Salisburgo che poi proporrà l’Ouverture del Franco cacciatore di von Weber e la Quarta Sinfonia in mi minore op. 98 di Brahms.