L’educazione è una responsabilità collettiva e a Povegliano scende in campo tutta la comunità. Domenica scorsa, in concomitanza con la sagra paesana, è stato sottoscritto il Patto Educativo di Comunità, nella cornice della manifestazione Vivere Povegliano, giunta alla sua seconda edizione. Comune, scuola, parrocchia, associazioni, famiglie e giovani hanno stretto un’alleanza per contrastare la povertà educativa, promuovere pari opportunità e dare voce ai ragazzi, troppo spesso lasciati senza spazi di espressione e ascolto.

“La solitudine dei giovani – precisa l’assessore alle politiche giovanili e alla solitudine Nicolò Vaiente – è oggi un’emergenza. Con il Patto vogliamo creare relazioni, reti, comunità, perché nessun giovane si sentano escluso o invisibile”. Il Patto si inserisce nel progetto della “Comunità Pedagogica Educante”, voluto dal Comune di Povegliano Veronese, in collaborazione con il servizio educativo e i Centri Giovanili Don Mazzi, e nasce dalla convinzione che l’educazione è un impegno condiviso: famiglie e scuola non possono essere lasciate sole, ma è l’intera comunità a contribuire attivamente.

In concreto, il Patto prevede la costituzione di un Tavolo permanente della Comunità Educante, che riunirà periodicamente i firmatari, affiancati da una Cabina di regia incaricata di coordinare le attività. Sono inoltre previsti percorsi di formazione condivisa, oltre a iniziative comuni di coprogettazione. All’alleanza hanno aderito ben 23 realtà attive sul territorio, tra associazioni sociali, culturali e sportive.

“È stato inaspettato – sottolinea l’assessora alla scuola Ambra Pezzon – vedere crescere così tanto il coinvolgimento: ad ogni riunione, in questi tre anni di percorso, si è aggiunta sempre una nuova realtà, fino a formare un gruppo affiatato. È la prova che Povegliano crede davvero nell’educazione come bene comune”. Uno degli obiettivi più significativi è la creazione di uno spazio aggregativo per i giovani, dove possano essere ascoltati ed esprimersi liberamente. Una scelta che risponde a un bisogno concreto: ricerche recenti mostrano che oltre il 40% degli adolescenti italiani lamenta la mancanza di luoghi adeguati di incontro e di espressione creativa.

“In una società – afferma la sindaca Roberta Tedeschi – che spesso non lascia spazio ai ragazzi, Povegliano vuole aprire porte e costruire opportunità. Abbiamo firmato non soltanto un documento, ma il futuro dei nostri ragazzi”.  Il Patto rappresenta dunque non un punto di arrivo, ma l’inizio di un cammino condiviso, fondato su fiducia, corresponsabilità e collaborazione.

Firma Patto Educativo Povegliano