(ndc) Il 18 settembre è la Giornata Nazionale sulla SLASclerosi Laterale Amiotrofica – una malattia neurodegenerativa rara che colpisce i motoneuroni e porta progressivamente a paralisi e difficoltà nella comunicazione, nella deglutizione e nel movimento. Quest’anno, la ricorrenza ottiene il riconoscimento ufficiale dello Stato italiano, ricordando la mobilitazione del 2006 a Roma davanti al Ministero della Salute.

A Verona, l’Azienda Ulss 9 conferma il suo impegno grazie all’Ambulatorio per la Cura della SLA dell’Ospedale di Marzana, attivo da 25 anni. Il centro offre un approccio multidisciplinare: neurologi, fisiatri, psicologi, logopedisti, terapisti occupazionali e infermieri lavorano insieme per migliorare la qualità della vita dei pazienti e supportare le famiglie e i caregiver.

Un focus particolare è dedicato alla Comunicazione Aumentativa Alternativa, che permette ai pazienti di esprimersi anche attraverso tecnologie avanzate, come i comandi oculari dei computer, consentendo loro di scrivere, dialogare e gestire aspetti della vita quotidiana. Il terapista occupazionale aiuta inoltre i malati a mantenere attivi interessi e attività personali, dal cucito alla scrittura di ricette e decorazioni.

L’ambulatorio collabora con la rete ospedaliera e i servizi territoriali, inclusi Pneumologia, Gastroenterologia e Cure Palliative, per gestire le difficoltà respiratorie, nutrizionali e deglutitorie, e con il Centro Ausili Complessi, che fornisce strumenti personalizzati per preservare il più a lungo possibile l’autonomia dei pazienti.

Il servizio è inoltre collegato all’Associazione Sclerosi Laterale Amiotrofica (ASLA) – Sezione di Verona, con il supporto del presidente locale Renzo Cavestro