I consiglieri della 7ª Circoscrizione, Simonetta Cavedini (Fare con Tosi) e Alessio Carbon (Verona Domani), in presenza dei capigruppo a Palazzo Barbieri Patrizia Bisinella e Paolo Rossi, denunciano l’esasperazione di residenti e commercianti di S. Michele che da mesi convivono con cassonetti stracolmi, rifiuti lasciati in strada e un odore insopportabile.

I cassonetti “intelligenti”, dicono,  si sono rivelati tutt’altro che tali: bocche troppo piccole, svuotamenti poco frequenti e un sistema di apertura con tessera che “non solo crea disagi ai cittadini, ma favorisce l’inciviltà. S.Michele è un quartiere di passaggio: molti, privi di tessera, o molti abusivi, semplicemente abbandonano i rifiuti a terra. E restano lì per giorni, davanti alle case e ai negozi”.

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Un problema che, oltre a compromettere il decoro urbano, sta generando una situazione insalubre. Tra i cassonetti e lungo la piazza si moltiplicano topi e insetti, mentre oltre la balconata di Piazzetta Garibaldi, che si affaccia sui binari ferroviari, è stata segnalata una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto, con sacchetti maleodoranti, bottiglie rotte e rifiuti anche ingombranti di ogni tipo.

Per Bisinella e Rossi il fallimento del sistema è evidente: “La gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, in ogni parte della Città, di tutta evidenza mostra di non funzionare. È inaccettabile lasciare San Michele in uno stato di degrado simile, con rifiuti in strada e odori nauseabondi”.

La risposta di Amia

Amia risponde che non sono i cassonetti ad essere intelligenti. Come è facile intuire, è semmai l’utilizzo che ciascuno deve farne ad essere più o meno intelligente. La maggior parte dei veronesi lo ha compreso e attua quotidianamente comportamenti corretti, volti a far fare alla città quel salto di qualità nella raccolta differenziata che manca da decenni e che ha purtroppo relegato Verona a fanalino di coda del Veneto, con un aggravio di costi che pesano alla collettività per circa 2 milioni di euro l’anno, anche a fronte del nuovo sistema di tariffazione imposto dalla Regione.

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Ciò premesso, Piazza Garibaldi è effettivamente uno dei punti critici. Qui Amia riscontra molto spesso abbandono di rifiuti, anche ingombranti, e sacchi lasciati fuori dai cassonetti; a terra di postazioni che risultano regolarmente funzionanti e con al loro interno spazio a disposizione. Per limitare i disagi e tutelare il decoro della zona, il recupero di tali rifiuti, è quotidiano: ogni giorno l’area viene ripulita, ogni giorno – o comunque a cadenza regolare – il problema si ripropone. Una situazione osservata speciale frutto di 16 segnalazioni pervenute all’Urp da luglio ad oggi, circa una a settimana, e per cui AMIA ha avviato anche un ulteriore servizio di recupero abbandoni tramite cooperativa.

Questo sarà dunque uno dei punti che i nuovi Ispettori ambientali, in servizio da dicembre, presidieranno. L’obiettivo è informare chi ancora non fosse munito delle credenziali per l’utilizzo corretto dei nuovi cassonetti ad accesso controllato ma anche sanzionare quanti agiscono al di fuori delle regole, creando un disservizio grave alla collettività e impattando sul decoro urbano del quartiere.