Auto elettriche, lo sconto è durato solo 24 ore. A poco più di un giorno ore dall’avvio del «clic day» (partito mercoledì 22 ottobre alle 12), annuncia la Cgia di Mestre, si è esaurito il plafond di circa 597 milioni destinato a incentivare l’acquisto di vetture elettriche. Tutte le risorse risultano dunque al momento prenotate. Eventuali fondi che torneranno nuovamente disponibili – viene fatto sapere – saranno riattivati sulla piattaforma.
Auto elettriche per tutti: la UE ci ripenserà?
Secondo i dati resi noti da Sogei al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, sono stati generati complessivamente 55.680 mila voucher, richiesti da persone fisiche e microimprese. L’obiettivo della misura collegata al Pnrr, il cui target è stato pienamente superato, è favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni, prevedendo per l’accesso al contributo la rottamazione di un veicolo termico fino a Euro 5. “Vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento. Mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili”, aveva annunciato il ministro Pichetto Fratin presentando il piano. (a questo link)
Un “assalto alla diligenza” comprensibile, in previsione della riformulazione del piano di transizione dai motori termici a quelli elettrici. Numerosi governi (tra cui l’Italia) e schieramenti politici hanno chiesto all’Unione Europea di procedere con il passaggio ai combustibili meno inquinanti senza però smantellare l’industria automobilistica del vecchio continente. La concorrenza cinese ha messo in risalto negli ultimi anni che l’Europa è molto indietro rispetto alle vetture che arrivano da Oriente, e migliaia di posti di lavoro sono stati già persi (soprattutto in Germania) a causa di questa accelerazione.

Una scelta più ideologica che economica, come sta emergendo sempre più chiaramente visto che il costo dell’energia rimane ancora molto alto e la rete di distribuzione è lontanissima dalla diffusione e dalla capacità di ricarica necessarie per far marciare decine di milioni di automobili sulle strade dei 27 Paesi membri, a parte il costo di acquisto.
Come funziona il bonus per le auto green
Il bonus, per chi è riuscito ad averlo, sarà disponibile sotto forma di sconto diretto al momento dell’acquisto. L’aiuto prevede fino a 11 mila euro a fondo perduto per l’acquisto di un’auto elettrica per i cittadini (con un limite a 40 mila euro di Isee) e fino a 20 mila euro per le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali. Si tratta di un aiuto a fondo perduto, quindi non rimborsabile, destinato all’acquisto di veicoli completamente elettrici, nuovi e a basse emissioni.
Per accedere all’incentivo, a patto di avere ottenuto il voucher, sarà necessario sostituire un’auto tradizionale, prevedendo la rottamazione del vecchio veicolo: quindi sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a Euro 5. Prevista anche una norma antifurbi: chi accede agli incentivi deve risultare primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi. I dettagli operativi sono stabiliti da un decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che definisce requisiti tecnici, limiti di prezzo e documentazione da presentare per l’agevolazione.
