E’ Milano la città dove la qualità della vita è migliore. Lo dice la 27ª edizione della ricerca, realizzata da Italia Oggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. La valutazione comprende div ersi fattori come la dotazione di servizi, reddito, gestione delle infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo. 2ª Bolzano, 3ª Bologna.
Verona si piazza all’8° posto, dopo Padova. La salute il fattore per cui brilla la nostra provincia. Non la sicurezza e l’ambiente.
Davanti a noi, nell’ordine, Firenze, Monza e Trento.
La qualità della vita è migliore al Nord che al Sud
Confermato il gap tra province del Centro-Nord e Sud: Caltanissetta chiude la classifica (107ª), preceduta da Crotone (106ª), che perde cinque posizioni, e da Reggio Calabria (105ª), che ne guadagna una. In discesa anche Foggia – dal 93° al 104° posto – così come Pordenone, che scivola dalla 9ª alla 23ª posizione, e Gorizia, dalla 26ª alla 52ª.
Nel Sud solo L’Aquila rientra nel gruppo delle province con qualità della vita accettabile.
Lo studio analizza la qualità della vita attraverso 9 dimensioni:
affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, turismo-intrattenimento-cultura.
Le 107 province italiane sono inoltre suddivise in cinque cluster territoriali (Mediterraneo, Francigena, Adriatico, Padania, Metropoli), per restituire una lettura più dettagliata delle specificità locali.
Nel 2025 la qualità della vita risulta buona o accettabile in 60 province su 107, un dato inferiore rispetto agli anni più recenti e dunque indicativo di un peggioramento complessivo.
Affari e lavoro: Bolzano ancora prima, Firenze vola
La dimensione “Affari e lavoro” vede Bolzano al primo posto per il quarto anno consecutivo. A seguire Firenze, che scala ben 16 posizioni, poi Prato, Padova e Trento.
In coda solo province meridionali: Agrigento, Siracusa e Napoli.
Ambiente: dominio del Nord, Bolzano ancora in vetta
Anche nella qualità ambientale Bolzano conferma la leadership, seguita da Bologna, Bergamo e Reggio Emilia. Le prime 19 posizioni sono quasi interamente appannaggio del Nord, con Macerata come unica rappresentante del Centro. Ultime Palermo e Catania.
Reati e sicurezza: Ascoli Piceno guida la classifica
Ascoli Piceno conquista il primo posto, guadagnando dieci posizioni. Seguono Oristano, Potenza, Matera e Treviso.
La sicurezza resta un ambito complessivamente stabile: 65 province si collocano nei livelli “buono” o “accettabile”, in linea con gli ultimi sette anni.
Fanali di coda: Roma, Trieste, Firenze e, ultima, Milano.
Sicurezza sociale: Ascoli Piceno prima, Sud Sardegna ultima
La dimensione introduce cinque nuovi indicatori, tra cui NEET, omicidi stradali, morti per alcol e per droga, e affollamento carcerario.
Ascoli Piceno apre la classifica, seguita da Lodi, Prato, Siena e Ragusa. Ultima la provincia del Sud Sardegna.
Istruzione e formazione: Bologna ancora al vertice
Per il terzo anno consecutivo Bologna è prima nella dimensione istruzione. Seguono Milano, Udine, Trieste e Ascoli Piceno.
In fondo alla graduatoria Caltanissetta e, ultima, Crotone.
Popolazione: Bolzano leader da undici anni
Anche nella dimensione popolazione Bolzano si conferma al vertice, davanti a Trento, Brescia, Monza e della Brianza e Milano. Chiudono Sud Sardegna e Oristano.
Sistema salute: Ancona prima, Catanzaro in forte crescita
Dal 2025 vengono inclusi nuovi indicatori legati alla mobilità ospedaliera. Ancona conquista il primo posto, seguita da Catanzaro, Siena, Pisa e Verona.
Ultimo il Sud Sardegna, in peggioramento.
Turismo, cultura e intrattenimento: Bolzano al top
La nuova dimensione vede Bolzano ancora in testa, seguita da Trieste, Rimini, Roma e Livorno. Cresce il numero delle province nel gruppo di testa, da 14 a 17.
Chiude Enna.
Reddito e ricchezza: Milano ancora prima
Milano conferma la leadership per il sesto anno consecutivo. Seguono Bolzano, Firenze, Monza e della Brianza e Bologna. Ultima Crotone, come nelle sei edizioni precedenti.
