Alla Società Letteraria la Giornata mondiale dedicata alla neoplasia. Illuminata di viola la Gran Guardia.
Diagnosi complesse, incidenza in crescita ma anche progressi clinici e scientifici che aprono nuove prospettive. Sono stati questi i temi al centro della Giornata mondiale del tumore al pancreas, celebrata alla Società Letteraria di Verona, un evento aperto alla cittadinanza e organizzato dall’Università di Verona e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata in collaborazione con la Fondazione Italiana per lo studio delle malattie del pancreas (Fimp) e con l’associazione di pazienti “Codice Viola”.
L’incontro, moderato dai professori Aldo Scarpa, Roberto Salvia e Michele Milella, rispettivamente direttori delle unità operative di Anatomia patologica, Chirurgia del pancreas e Oncologia, ha visto la partecipazione di esperti, rappresentanti istituzionali, pazienti e associazioni. In chiusura, alle 18, il Palazzo della Gran Guardia è stato illuminato di viola, colore simbolo della lotta contro questa neoplasia.
Una malattia in aumento, ma con risultati sempre migliori
Il tumore al pancreas è tra le patologie oncologiche più difficili da diagnosticare a causa della posizione profonda dell’organo. Nel 2024 in Italia sono stati registrati 13.585 nuovi casi (6.873 uomini e 6.712 donne), mentre oltre 23mila persone convivono oggi con una diagnosi. In Veneto rappresenta il 4% di tutte le neoplasie, risultando la settima più frequente.
Nonostante la letalità ancora elevata, la sopravvivenza nella nostra Regione è in costante miglioramento: negli ultimi vent’anni la sopravvivenza a un anno è cresciuta del 3,1% medio annuo, mentre quella a tre e cinque anni ha registrato un incremento del 5,1%.
Il “Modello Verona” e le nuove Pancreas Unit
A Verona, la presa in carico multidisciplinare del paziente è da decenni una realtà consolidata e oggi rappresenta un modello nazionale. Il 75% dei pazienti proviene da altre regioni, attratti dall’eccellenza clinica dei reparti di Borgo Roma, dove collaborano Radiologia, Chirurgia, Oncologia, Anatomia patologica, Gastroenterologia e Radioterapia.
Questo approccio ha ispirato il Ministero della Salute, che ha istituito la rete nazionale delle “Pancreas Unit”, centri altamente specializzati per uniformare i trattamenti sul territorio. La Regione Veneto ha recepito la novità approvando i nuovi Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA), illustrati da Sara Lonardi dell’Oncologia IOV.
Diagnosi sempre più mirate grazie alla ricerca veronese
Il prof. Aldo Scarpa, presidente Fimp e direttore del Dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica di UniVr, ha ricordato come Verona abbia avuto un ruolo pionieristico nella ricerca genomica. L’Anatomia patologica veronese è parte del Consorzio Internazionale del Genoma del Cancro (ICGC), unico centro italiano per lo studio dei tumori del pancreas.
Grazie al sequenziamento di centinaia di genomi, è stato possibile identificare biomarcatori diagnostici e predittivi, aprendo la strada a trattamenti sempre più personalizzati.
Chirurgia: 30% degli interventi in modalità robotica
Nel 2024, presso l’Azienda Ospedaliera di Verona, sono stati effettuati 499 interventi di chirurgia pancreatica, con un’età mediana dei pazienti di 66 anni. Di questi, 150 sono stati mini-invasivi, di cui 129 in chirurgia robotica. Nel 2025 gli interventi sono già oltre 410, di cui più di cento robot-assistiti.
L’attività comprende sette ambulatori specialistici settimanali e quattro meeting multidisciplinari dedicati ai diversi aspetti della patologia pancreatica. Ogni anno vengono presi in carico fino a 10mila pazienti e la produzione scientifica vanta 110 pubblicazioni nel biennio 2024–2025.
Oncologia: nuovi studi e terapie innovative
L’Unità operativa di Oncologia segue oltre 400 pazienti l’anno e partecipa a dieci studi clinici su nuovi approcci terapeutici. L’ultimo risultato è stato pubblicato su The Lancet: una ricerca italiana, condotta con il contributo dell’Aoui Verona, che dimostra l’efficacia di un nuovo schema chemioterapico preoperatorio, capace di migliorare gli esiti chirurgici.
Le voci dei protagonisti
Il prof. Giovanni De Manzoni, prorettore dell’Università di Verona, ha sottolineato “la sinergia vincente fra ricerca universitaria e pratica ospedaliera, un modello che consolida Verona come punto di riferimento internazionale”.
Il prof. Aldo Scarpa ha ricordato la lunga tradizione veronese nello studio del pancreas: “In quindici anni di lavoro abbiamo imparato a conoscere meglio questa malattia, e oggi possiamo trattarla con maggiore efficacia”.

Il prof. Roberto Salvia ha evidenziato l’evoluzione della chirurgia robotica: “Oltre il 30% degli interventi oggi viene eseguito in modalità mini-invasiva, con un impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti”.

Infine, il prof. Michele Milella ha ribadito il valore del lavoro di squadra: “Il tumore al pancreas resta una delle neoplasie più gravi, ma la collaborazione tra specialisti e la ricerca genetica aprono la via alle terapie del futuro”.

Con la Gran Guardia illuminata di viola, Verona ha ribadito il proprio impegno scientifico, clinico e umano nella lotta contro una delle sfide più difficili dell’oncologia moderna.
